Le telefonate selvagge dei call center sono aumentate in maniera esponenziale negli ultimi anni. Una petizione ha raccolto migliaia di click per fermare questo fenomeno.
Avete mai ricevuto una telefonata dove vi chiedevano di effettuare immediatamente qualche tipo di abbonamento? Oggi la situazione potrebbe improvvisamente cristallizzarsi.
Grazie a Change.org, Francesco Carolla ha lanciato una petizione per fermare un processo che oltre a invadere la privacy molto spesso va vicino alla truffa. Nell’annuncio si invita a firmare la petizione per “proteggere il tuo tempo e la tua tranquillità“. L’obiettivo posto è delle 75mila firme e al momento ne mancano poche migliaia a conferma che la chiamata è stata molto apprezzata dagli utenti.
La chiamata, perdonate il gioco di parole, stavolta è legata soprattutto alle proposte commerciali riguardanti la possibilità di cambiare contratto del fornitore di gas o di energia elettrica. A volte, in queste telefonate, vengono fornite delle “falsità assurde” sull’attuale stato dello gestore proponendo un cambio di tariffa in realtà inesistente.
Come leggiamo nella raccolta firme, “le scuse sono le più improbabili e rasentano la truffa“. Proposte che per lo più delle volte sono prive di fatti concreti, senza considerare tra l’altro che chi ha dei problemi con il suo gestore può tranquillamente cercare un’alternativa sul mercato con numerosi strumenti.
La petizione su Change.org si propone l’idea di fermare quello che è un vero e proprio abuso, legato alle chiamate selvagge che arrivano dai call center. Questo nonostante la presenza di una legislazione sulla privacy che ci costringa a firmare delle decine di moduli per trattare i nostri dati.
Quotidianamente siamo assediati da telefonate di call center che non solo invadono la nostra privacy ma ci fanno perdere anche molto tempo. Anche perché a volte non si limitano a una sola chiamata, ma nonostante il nostro rifiuto si ripropongono giorni dopo e a volte addirittura nello stesso arco di 24 ore.
Diventa a questo punto fondamentale fare una ricerca approfondita su quali aziende si muovano dietro a queste telefonate che spesso sono fuorvianti e prive di collegamenti provati con la realtà. Telefonate che mirano anche a confondere anziani che pensando a un buon risparmio economico accettano il cambiamento di contratto, firmando di fatto al telefono un accordo che a volte può risultare addirittura meno conveniente rispetto a quello già attivo. Un movimento che speriamo presto possa essere abbattuto sul serio.