Esplosione in una raffineria Eni a Calenzano, in Toscana. Feriti gravi e due morti. La situazione minuto per minuto.
Due morti, almeno 9 feriti e quattro dispersi. Il bilancio è in continuo aggiornamento. Cosa è successo nella raffineria Eni a Calenzano in Toscana. Interrotta la circolazione dei treni, università e autostrada chiuse.
Un’esplosione, poi un forte boato. Intorno alle 10.30 di questa mattina, lunedì 9 dicembre, un incendio si è sviluppato a Calenzano, in provincia di Firenze, in uno stabilimento dell’Eni. Cinque feriti accertati e un morto.
La colonna di fumo è visibile anche dai comuni limitrofi. Il forte boato si è sentito anche a chilometri di distanza e nelle vicinanze avrebbe provocato la rottura dei vetri di alcuni edifici industriali. Sul posto, i sanitari del 118, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine.
“Un incendio terribile”, lo ha definito il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, in collegamento con Rai News 24, parlando dell’esplosione di questa mattina nell’area Eni a Calenzano. “L’esplosione si è sentita in tutta l’area tra Firenze e Prato. I vigili del fuoco si sono prodigati con grande impegno e si sta avviano a mettere l’incendio sotto controllo”.
I vigili del fuoco hanno domato le fiamme, scongiurando il pericolo della propagazione ai depositi limitrofi. Sul posto sono arrivati i tecnici dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale per valutare le potenziali ricadute degli inquinanti. Lo fa sapere sui social Eugenio Giani.
L’incendio è divampato “presso il deposito di carburanti”, ha fatto sapere l’Eni. E non ha interessato in alcun modo il parco serbatoi, com’era stato diffuso in un primo momento. Le fiamme sono confinate alla zona pensiline di carico, dove le autobotti si riforniscono di carburante. “I vigili del fuoco stanno operando per domare le fiamme che sono confinate nella zona delle pensiline di carico”. Sono in corso verifiche sull’impatto e le cause dell’incendio.
L’area interessata è situata poco distante dal centro commerciale I Gigli, uno dei più grandi del centro Italia. Ma non è stato toccato dalle fiamme.
Di conseguenza all’incendio nell’area della raffineria Eni, il Policlinico di Careggi ha attivato il piano di afflusso massiccio, prevedendo che possano arrivare molti feriti. Il piano include il blocco dell’attività ordinaria e spazi riservati al pronto soccorso.
Tutti gli ospedali e i pronto soccorso sono stati allertati: lo ha fatto sapere il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Il numero dei feriti è in continua evoluzione. Al momento quattro persone sono state portate all’ospedale di Carreggi (2 codici verdi, 1 rosso ustionato,1 giallo con trauma cranico). Un altro ferito è stato portato al centro Grandi Ustioni di Pisa e altre 2 persone in codice giallo a Prato.
Il canale ufficiale della mobilità in Toscana ha fatto sapere che lo svincolo dell’autostrada A1 è stato momentaneamente chiuso in entrambe le direzioni. Conseguenze anche per i treni tra Prato Centrale e Firenze Castello, che potrebbero subire variazioni e cancellazioni.
Il forte boato si è sentito a Firenze e a Prato. Una colonna di fumo si è innalzata ed è visibile da tutta la Piana. Lo ha fatto sapere sui social la prima cittadina di Prato Ilaria Bugatti: “Siamo tutti in allerta e insieme alla Regione stiamo monitorando la situazione e gli eventuali sviluppi”.
La preoccupazione non riguarda direttamente i cittadini di Prato, come ha specificato la sindaca. Tuttavia “la raccomandazione è evitare spostamenti verso la zona di Calenzano e di tenere per il momento le finestre chiuse per evitare eventuali problemi causati dal fumo”.
Il Comune di Calenzano, sui canali social, ha consigliato i cittadini a non avvicinarsi all’area interessata, di tenere chiuse porte e finestre e spegnere i climatizzatori.
Il Dipartimento della Protezione civile ha attivato l’unità di crisi in seguito all’esplosione nel sito Eni. Sta lavorando con il Centro di coordinamento dei soccorsi attivato dalla Prefettura. E ha inviato a Firenze un team per supportare le autorità locali.
Intanto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin sta seguendo gli sviluppi della situazione, in contatto con la prefettura di Firenze e Arpa Toscana, per il tramite dell’Ispra.