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Cronaca

Malattia misteriosa in Congo, i sospetti sul “caso italiano”: il Nas preleva i campioni, pronta una task-force

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Francesco Ferrigno

Sono in corso indagini e approfondimenti sulla malattia misteriosa in Congo: in Italia è stata attivata una task-force per seguire la vicenda.

A livello regionale, europeo e globale il rischio al momento è basso”, a metterlo nero su bianco è l’Istituto Superiore di Sanità. L’Iss sta analizzando in queste ore i campioni ritirati dal Nas relativi al paziente italiano che presentava sintomi riconducibili alla malattia misteriosa del Congo.

Malattia misteriosa in Congo, i sospetti sul “caso italiano”: il Nas preleva i campioni, pronta una task-force (TWITTER FOTO) – Notizie.com

Sia l’Iss sia l’Organizzazione Mondiale alla Sanità sono impegnati a decifrare una situazione che ha fatto alzare l’allerta a livello globale. La malattia sconosciuta, che comporta sintomi simili all’influenza, si sta diffondendo in Congo. Tra il 24 ottobre e il 5 dicembre 2024, la zona sanitaria di Panzi nella provincia di Kwango della Repubblica Democratica del Congo (Rdc) ha registrato 406 casi della malattia con sintomi di febbre, mal di testa, tosse, naso che cola e dolori muscolari.

L’Oms ha inviato sul posto un team di risposta rapida

Tutti i casi gravi sono stati segnalati come gravemente malnutriti. Tra di essi, sono stati registrati 31 decessi. La maggior parte dei casi segnalati riguarda bambini di età inferiore ai cinque anni. L’area è rurale e assai remota, con accesso ulteriormente ostacolato dalla stagione delle piogge in corso. L’Oms ha inviato sul posto un team di risposta rapida per identificare le cause del focolaio e rafforzare la risposta. Raggiungerla da Kinshasa su strada, però, richiede circa 48 ore. Secondo l’Oms, comunque, è possibile che sia coinvolta più di una malattia.

Tra i principali indiziati polmonite acuta, influenza, Covid-19, morbillo, sindrome emolitica uremica da escherichia coli e malaria, con la malnutrizione come fattore che contribuisce. In Italia, intanto, è già pronta una task-force del Ministero della Salute sulle malattie infettive che seguirà gli sviluppi della situazione del Congo. Ne faranno parte anche l’Aifa (l’Agenzia italiana del farmaco) e l’Iss, con un collegamento diretto all’Oms.

L’Iss: “Verranno ripetuti i test”

L’Iss si è attivato immediatamente una volta ricevuta la segnalazione che presso l’ospedale San Luca di Lucca è stato ricoverato un paziente di rientro dal Congo con sintomatologia simile a quella descritta nel Paese africano, allertando il Ministero della Salute. La persona, ricoverata dal 22 novembre, è stata dimessa il 3 dicembre perché guarita. Alcuni campioni di siero prelevati dal paziente nella fase acuta e dopo la guarigione sono stati inviati all’Iss per le analisi.

L’Iss: “Verranno ripetuti i test” (TWITTER FOTO) – Notizie.com

In assenza di una ipotesi verificata sull’origine dei casi – hanno fatto sapere dall’Issverranno ripetuti i test già effettuati durante il ricovero, e compatibilmente con la quantità di campione ricevuto ne verranno effettuati altri su possibili cause della malattia. Al momento non siamo in grado di definire i giorni necessari al completamento delle analisi, in quanto richiederanno le opportune verifiche di qualità del campione. L’esito degli esami verrà comunicato al Ministero della Salute e alle autorità internazionali”.

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Francesco Ferrigno