Ieri, 9 dicembre, il Consiglio dei Ministri si è trovato per discutere il decreto milleproroghe in vista del 2025. È il consueto appuntamento per spostare i termini di norme e versamenti.
Il provvedimento è decisamente più snello del passato e approvato grazie a un anticipo che non era stato mai registrato prima rispetto alla fine dell’anno in corsa.
Tra le novità più sostanziali e chiacchierate c’è quella dell’annullamento delle multe da 100 euro contro chi non aveva risposto all’obbligo vaccinale durante la pandemia da Coronavirus. È stato però specificato che non ci sarà rimborso per chi aveva pagato già la sanzione anche se precedentemente era stato ipotizzato il contrario.
Sono numerose anche le proroghe legate al settore pubblico come per esempio quella di quattro mesi, precisamente dal 31 dicembre al 30 aprile, dello scudo erariale. Questo solleva gli amministratori pubblici da responsabilità contabili in caso di colpa grave. La misura era stata introdotta in via eccezionale nel periodo della pandemia e più volte prorogata già in precedenza.
Il decreto milleproroghe ha portato anche a tanti altri rinvii che fanno tirare un sospiro di sollievo a diverse realtà. Parliamo per esempio del settore turistico dove si parla di proroga fino al 31 marzo prossimo del termine per i contributi nei Comuni della dorsale appenninica con scarsità di neve che hanno costretto a un crollo delle entrate.
Ci si sofferma sul mondo del lavoro e degli immobili, prorogato al 31 dicembre del 2025 la durata dei contratti a tempo determinato a tecnici del Ministero dell’Istruzione. Così come alla stessa scadenza si proroga la durata dei contratti di locazione degli immobili residenziali realizzati con il programma straordinario di edilizia residenziale per dipendenti amministrativi impegnati nella lotta alla criminalità organizzata.
Attenzione riservata al Made in Italy con proroga al 31 marzo prossimo per il termine entro quali le imprese con stabile organizzazione in Italia sono tenute a stipulare copertura assicurativa.
Passando al fronte fiscale invece è stata posticipata fino al 2026 l’applicazione del nuovo regime di esenzione dell’Iva per operazioni tra enti associativi. Continua la lotta anche ai batteri per quanto riguarda l’agricoltura con la messa a regime di misure per il combattimento della diffusione del xylella fastidiosa in grado di condizionare la coltivazione di numerose piante.
Tutte le agevolazioni le potete trovare sui canali ufficiali del Ministero dove sono diffuse tutte le proroghe possibili in materia divise per settore e approfondite caso per caso. Il Consiglio dei Ministri a risposto dunque presente, dando sostegno con la proroga di diverse scadenze.