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Cronaca

Sciopero di venerdì 13 dicembre: fermi treni, bus e metro. I sindacati: “Basta precettazione, avanti a prescindere”

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Matteo Fantozzi

Sciopero di 24 ore dei trasporti 13 dicembre 2024: un altro venerdì nero. Salvini convoca i sindacati: pronto a precettare.

L’Usb, l’Unione dei sindacati di base, ha confermato lo sciopero generale in tutta Italia per protestare contro la Manovra di bilancio del prossimo anno. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha intanto annunciato, dopo il confronto con i rappresentanti dei lavoratori di questa mattina, che chiederà la riduzione dello sciopero a 4 ore. I sindacati: “Basta parlare di precettazione, protesteremo“.

Sciopero venerdì 13 dicembre, fermi treni, bus e metro. Usb: “Avanti anche con la precettazione” (ANSA FOTO) Notizie.com

Marco Sansone, dell’esecutivo confederale Usb Campania, ha specificato a Notizie.com che si andrà avanti anche di fronte alla precettazione di cui ha già parlato il Ministro Salvini. Sansone ha spiegato: “Abbiamo avuto una convocazione alle 2 perché nonostante la Commissione di Garanzia, il Ministro Salvini vuole ridurre lo sciopero e precettare. C’è un precedente legato all’anno scorso in cui siamo stati precettati ed abbiamo fatto ricorso al Tar ed abbiamo vinto. Non c’è nessuna motivazione per cui dovesse essere precettato lo sciopero di venerdì e noi andremo avanti a prescindere”.

Tra i vari punti analizzati c’è anche quello legato alle varie guerre che stanno colpendo tutto il mondo e che indirettamente vanno a condizionare anche il nostro Paese. “Ci opponiamo ideologicamente alle guerre, riteniamo che queste vadano a incidere anche sui salari e sul costo della vita. Oltre alle spese militari di soldi pubblici, ci sono una serie di aumenti di costi sui beni primari come pane, latte e anche la benzina. Andando dunque a incidere sul piano quotidiano”, ha spiegato.

Sansone sullo sciopero, i motivi dello stop

Ma quali sono i motivi del nuovo sciopero a cui andiamo incontro? Ce li ha confermato Marco Sansone senza giri di parole: “Lo sciopero è generale e generalizzato, cioè riguarda tutti i settori. Le motivazioni sono legate sia alla questione finanziaria, ancora una volta concentrata verso poteri forti e spese militari piuttosto che verso settori che ne hanno veramente bisogno come la sanità, il trasporto pubblico e la scuola. Abbiamo fatto una serie di rivendicazioni che questo Governo, come altri, non sono state prese in considerazione. Poi c’è la questione relative agli stipendi, i contratti, abbiamo quelli più bassi d’Europa e lo denunciamo già da tempo. Non si riescono a rinnovare contratti in settori strategici dove ci sarebbe il diritto di avere rinnovi veri e non basati su aumenti spalmati senza nemmeno le vacanze contrattuali così come dovrebbe essere fatto”.

Tra i punti da affrontare, in merito allo sciopero, c’è anche quello della sicurezza sul lavoro, Sansone conclude: “In ultimo il tema delicato è quello sulla sicurezza sui posti di lavoro, ogni anno in Italia abbiamo oltre 1000 morti sui luoghi di lavoro. Non c’è il reato di omicidio sui luoghi di lavoro per chi non rispetta le normative che ci sono. Questo dal nostro punto di vista alimenta le morti e i feriti gravi ogni anno. Solo quest’anno abbiamo raggiunto 880 morti, l’anno scorso 1200. Non ci sono pene severe per chi non fa rispettare le normative. Sono questi i capisaldi dello sciopero”. 

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Matteo Fantozzi