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Cronaca

Tutti i segreti del capo degli hacker di Milano: la versione di Carmine Gallo, interrogato per 7 ore dall’Antimafia

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Francesco Ferrigno

Sette ore in cui avrebbe ripercorso tutti i punti dell’inchiesta e le accuse che gli sono state mosse, da buon investigatore. L’ex super poliziotto Carmine Gallo ha fornito la sua versione dei fatti oggi davanti ai procuratori.

Gallo è uno dei presunti capi del gruppo delle cyberspie di Equalize ed è agli arresti domiciliati dal 25 ottobre nell’inchiesta dei carabinieri del nucleo investigativo di Varese su presunti dossieraggi illegali.

Tutti i segreti del capo degli hacker di Milano: la versione di Carmine Gallo, interrogato per 7 ore dall’Antimafia (ANSA FOTO) – Notizie.com

Si tratta della rete di hacker dedita allo spionaggio industriale, finita nel mirino dell’Antimafia di Milano e della Procura nazionale antimafia. Tra gli innumerevoli dettagli emersi dalle indagini, avrebbe clonato o utilizzato in maniera abusiva un indirizzo email del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Le indagini hanno portato a 6 misure cautelari. 4 persone sono finite ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Per altri due indagati è scattata l’interdizione alla professione per sei mesi. Tutti sono accusati a vario titolo di associazione a delinquere, accesso abusivo a sistema informatico, corruzione, rivelazione del segreto d’ufficio e intercettazione abusiva e favoreggiamento. Le banche dati “bucate” sono i depositi di dati strategici delle forze dell’ordine, delle Agenzie delle Entrate e della Banca d’Italia.

“Ho servito le istituzioni per 41 anni”

Gallo è arrivato presso la caserma dei carabinieri di Milano alle ore 10 di questa mattina. Ne è uscito poco dopo le 17. Già davanti al gip Fabrizio Filice l’ex investigatore aveva detto di voler chiarire e collaborare: ”In 41 anni ho servito le istituzioni e anche adesso collaborerò con le istituzioni”. Subito dopo è stato ascoltato l’hacker Samuele Calamucci, mente tecnologica del gruppo. Gli interrogatori sono stati chiesti dagli stessi indagati, difesi entrambi dall’avvocata Antonella Augimeri.

Calamucci ha risposto a domande riguardanti l’associazione a delinquere, le intercettazioni illegali e le migliaia di accessi abusivi a sistema informatico alle banche dati. Agli atti dell’inchiesta, infatti, accessi allo Sdi (precedenti di polizia), al Ced interforzo (tutela dell’ordine, della sicurezza pubblica e di prevenzione e repressione della criminalità) ed al PuntoFisco (sistema tributario).

Il “confezionamento” dei dossier illegali

Secondo gli inquirenti Calamucci sarebbe la mente tecnologica e informatica dietro al sistema Beyond. Quest’ultimo è un aggregatore che mischia dati acquisiti illegalmente e altri estratti da fonti aperti con metodi Osint (Open source intelligence) per confezionare i dossier illegali. Dossier contenenti informazioni economico-patrimoniali e reputazionali sui target.

Il “confezionamento” dei dossier illegali (ANSA FOTO) – Notizie.com

Sono inoltre in corso approfondimenti, con l’acquisizione di tabulati telefonici, su eventuali connessioni tra l’inchiesta sulla presunta violenza sessuale contestata a Leonardo Apache La Russa e ad un suo amico e le ricerche del gruppo di Equalize sul presidente del Senato e sui figli nel pomeriggio del 19 maggio 2023. Ovvero il giorno in cui la ragazza che ha denunciato i fatti, circa un mese dopo, si sarebbe risvegliata a casa La Russa. La giovane non ricordava nulla ed era convinta di aver subito abusi.

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Francesco Ferrigno