Centrista, presidente del Movimento democratico (MoDem), 73 anni, professore, cresciuto in una famiglia di agricoltori: Francois Bayrou è il nuovo primo ministro della Francia.
Ore tesissime hanno contraddistinto la giornata oltralpe. Secondo diverse fonti Bayrou, chiamato dall’Eliseo alle 5 di questa mattina, si sarebbe scontrato per circa 2 ore con il presidente Emmanuel Macron.
Un incontro talmente teso che subito dopo sono cominciate a circolare voci circa il cambio di strategia di Macron sul nome del nuovo premier francese. Poco dopo l’allarme è rientrato e Francois Bayrou è stato nominato nuovo premier. L’incarico è giunto a quasi 10 giorni dalla caduta del governo di Michel Barnier. Fin dalla prima campagna elettorale di Macron, Bayrou è stato un sostenitore e una guida per il presidente. Ma spesso si è trovato in disaccordo con quest’ultimo. Il leader centrista ha lasciato l’Eliseo dopo un’ora e 45 minuti di colloquio. Arrivato alle 8 e 30 dalla scalinata del palazzo presidenziale, il capo del MoDem è uscito da una porta sul retro ed è salito in macchina.
“Il nuovo primo ministro Francois Bayrou deve dialogare con i partiti per trovare le condizioni di stabilità e di azione”, hanno fatto sapere dall’Eliseo. A pochi minuti dalla nomina Mathilde Panot, dirigente de La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon, ha già proclamato che il suo partito presenterà subito una mozione di sfiducia contro il nuovo governo. Marine Le Pen, invece, capogruppo del Rassemblement national (Rn), ha detto: “Bayrou ascolti, se le sue politiche saranno un’estensione del macronismo fallirà”.
Il neo primo ministro è nato il 25 maggio 1951 a Borderes, nei Pirenei orientali. Qui è cresciuto in una famiglia di agricoltori. Appassionato di letteratura, ha fatto studi classici a Bordeaux al termine dei quali ha ottenuto il diploma dell’aggregazione, diventando professore di francese. Nel 1971 ha sposato Elisabeth Perlant con cui ha dato alla luce sei figli: Helene, Marie, Dominique, Calixte, Agnes, Andre.
Ha continuato ad aiutare la madre a mantenere l’azienda agricola di famiglia dopo la morte del padre nel 1974, anno in cui è cominciata la sua attività politica. Ha pubblicato diversi libri, tra cui una fortunata biografia di Enrico IV (Henri IV, le roi libre), un best-seller da 300mila copie. È nonno di 21 nipotini.
È stato consigliere generale e poi presidente dei Pirenei atlantici, deputato dell’Udf (Unione per la democrazia francese), Ministro dell’Istruzione dal 1995 al 1997 (il più giovane, a 41 anni, della storia della Francia), europarlamentare. Si è candidato alle elezioni presidenziali nel 2002, e a quelle del 2007. È arrivato al terzo posto col 18,5% dei voti, dietro Nicolas Sarkozy e Segolene Royal, rifiutandosi di votare per Sarkozy al secondo turno. Nel 2007 Bayrou ha fondato il partito MoDem (Moderati Democratici).
Bayrou si è candidato per la terza volta all’Eliseo nel 2012. Dal 2014 è anche sindaco di Pau. Il 17 maggio 2017 Macron lo ha nominato Ministro della Giustizia, carica da cui si è dimesso circa un mese dopo per una vicenda giudiziaria che lo ha coinvolto per gli incarichi di lavoro fittizi degli eurodeputati del suo partito. Il 1 gennaio 2023, Bayrou ha ricevuto la Legion d’Onore da Macron all’Eliseo. Il 5 febbraio 2024 Bayrou è stato scagionato dai Tribunali con il beneficio del dubbio nel caso degli assistenti parlamentari MoDem al Parlamento europeo.