Ci sono molti segreti sui film di Natale che vediamo ogni anno, molti però le produzioni hanno deciso di non rilevarli mai. Andiamo a vedere quali sono.
Il cinema ha sempre portato con sé alcuni miti e leggende, a volte diversi registi e attori hanno deciso di nasconderli. In altre occasioni invece la scelta di inserire delle situazioni nascoste nasce proprio per scatenare la curiosità del pubblico.
Con l’arrivo del Natale le televisioni torneranno a trasmettere tantissimi film che conosciamo benissimo. Da un lato ci sono i grandi classici come La vita è una cosa meravigliosa e Canto di Natale, dall’altro film che non parlano strettamente del Natale come Una poltrona per due e Mamma ho perso l’aereo.
Sebbene pensiamo di conoscere alla perfezione ogni minuto, se non secondo, di questi film in realtà ci sono molte cose particolari da approfondire che sfuggono anche a numerose visioni. Per togliervi lo sfizio di scoprire alcuni particolari abbiamo dunque deciso di venire in vostro soccorso e siamo sicuri che tutte le cose che siamo pronti a evidenziarvi non le avete mai colte.
Andiamo a toccare alcuni mostri sacri dei film di Natale, svelandovi dei segreti che nessuno ha mai colto.
L’idea di Nightmare Before Christmas venne a a Tim Burton vedendo un negoziante che toglieva le decorazioni di Halloween per mettere quelle di Natale. Inoltre la regia del film è spesso erroneamente attribuita allo stesso Burton, quando il regista è in realtà Henry Selick.
Per interpretare il Grinch, Jim Carrey doveva passare ogni giorno circa tre ore al trucco prima delle riprese. Per avere l’effetto dei suoi occhi indossava anche delle lenti a contatto gialle, erano talmente fastidiose però che la produzione fu costretta a cambiarne il colore in post produzione. Proprio per questi motivi spiegò che fu uno dei ruoli più difficili interpretati in vita sua.
Il titolo della sceneggiatura di Una Poltrona per Due di John Landis era Black&White (Bianco e nero). Il regista odiava però quel titolo e quindi si arrivò all’originale Trading Places che significa “scambiarsi le posizioni” da qui l’intuizione per il titolo della versione italiana.
L’attore Daniel Stern in Mamma ho perso l’aereo fu d’accordo a utilizzare una tarantola nera durante la sequenza in cui viene sconfitto dal bambino protagonista. Nei momenti in cui lo vediamo urlare disperato in realtà mimò solo i gesti per poi vedere aggiungere le urla in post produzione. Questo perché se no la tarantola si sarebbe spaventata.
In Polar Express è presente una citazione a Ritorno al futuro. Quando tira la cordicella del fischio del treno dice “Era tutta la vita che sognavo di farlo” come accade in Ritorno al futuro 3.