Ben 9 farmaci sono stati dichiarati rimborsabili da Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco. Approvata la rimborsabilità da parte del Servizio sanitario nazionale (Ssn).
Si tratta di 2 medicinali orfani per malattie rare, un farmaco generico, 6 estensioni delle indicazioni terapeutiche. La decisione è stata presa nel corso del Consiglio di amministrazione di Aifa delle scorse ore.
I farmaci orfani autorizzati sono un’immunoterapia indicata per la malattia linfoproliferativa post-trapianto positiva al virus di Epstein-Barr e un enzima ricombinante umano indicato per il trattamento dell’iperargininemia. Quest’ultima è una patologia genetica che si manifesta attorno ai tre anni. Comporta la perdita progressiva delle tappe dello sviluppo psicomotorio e spasticità in assenza di trattamento.
Nello specifico si tratta del farmaco Ebvallo (principio attivo Tabelecleucel), indicato in monoterapia per il trattamento di pazienti adulti e pediatrici di età pari o superiore a 2 anni con malattia linfoproliferativa post-trapianto. E del Loargys (Pegzilarginasi), per il trattamento del deficit di arginasi 1. È stato poi ammesso alla rimborsabilità il generico di un farmaco indicato per il trattamento dell’infezione da Hiv in associazione con altri medicinali antiretrovirali. In questo caso si tratta del Raltegravir Dr. Reddy’s (Raltegravir Potassico).
Le estensioni terapeutiche di medicinali già rimborsati dal Ssn ricadono invece nell’ambito dell’epatite C, ma non solo. Riguardano anche la malattia renale cronica, l’atrofia muscolare spinale (Sma). Il carcinoma colorettale metastatico (Crc), la fibrosi polmonare idiopatica (Ipf) e il l carcinoma ovarico epiteliale, delle tube di Falloppio o peritoneale primario, avanzato. Sono stati quindi ammessi i farmaci Edistride (Dapagliflozin), Epclusa (Sofosbuvir/velpatasvir), Evrysdi (Risdiplam), Lonsurf (Trifluridina), Pirfenidone Dr. Reddy’s (Pirfenidone) e Rubraca (Rucaparib camsilato).
La percentuale di farmaci approvati a livello europeo e rimborsati in Italia è dell’80%, contro il 48% della Spagna, il 65% della Francia, il 51% della Gran Bretagna, il 44% della Svezia e il 41% del Portogallo. L’Italia ha una spesa pubblica farmaceutica pro-capite tra le più basse d’Europa, pur avendo la quota di popolazione anziana più elevata: 574 euro contro i 673 della Germania, i 603 della Spagna, i 600 della Francia, i 627 del Belgio o i 672 dell’Austria.