Giorgia Meloni in Senato: “Elon Musk è mio amico, ma non prendo ordini da nessuno”. Siria: “Ci vuole prudenza”

Lui è mio amico. Ma io non prendo ordini da nessuno”. Così Giorgia Meloni questa mattina in Senato, in risposta all’intervento di Mario Monti sul rapporto tra la premier ed Elon Musk.

Posso essere amica di Musk – ha detto Meloni – e allo stesso tempo essere premier di un governo che per primo in Europa regola l’attività dei privati nello spazio. Io non prendo ordini da nessuno, di questo dovreste essere contenti”.

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni in Senato: “Elon Musk è mio amico, ma non prendo ordini da nessuno”. Siria: “Ci vuole prudenza” (ANSA FOTO) – Notizie.com

La presidente del Consiglio ha tenuto un lungo discorso toccando vari temi prima del Consiglio dell’Unione europea di domani 19 dicembre. E mentre è in corso la discussione in Parlamento sulla Legge di bilancio. Tra i punti più importanti toccati, quello riguardante la Siria. L’Italia è l’unico Paese del G7 ad avere un’ambasciata aperta a Damasco, mentre le forze ribelli che hanno rovesciato il regime di Bashar al-Assad stanno cercando di formare un nuovo governo.

“La Siria non scivoli verso il modello Afghanistan”

Penso alla lotta al terrorismo, al rischio che la Siria possa diventare una base per le organizzazioni terroristiche. – ha spiegato Meloni – Il tema è che lo Stato non deve scivolare verso il modello Afghanistan. Le parole sulla non volontà di applicazione della sharia sembrano positive. Alle parole devono seguire i fatti. Bisogna essere molto prudenti, anche in seno all’Unione europea”. La premier ha poi ringraziato i militari impegnati in Libano nella missione Onu Unifil.

L’Europa è tornata più volte nelle parole di Meloni, dall’emergenza climatica alla nomina di Raffaele Fitto come vicecommissario europeo. “Nessuno nega l’emergenza climatica, ma contestiamo la strategia della Ue, con un approccio troppo ideologico, questo non funziona. – ha continuato Meloni – Oggi il nostro sistema è uno dei più verdi al mondo, se lo massacriamo creiamo un problema”.

Meloni: “Non amo ci sia un’apposizione di voto di fiducia”

Su Fitto, invece, la presidente ha attaccato il Partito democratico, che avrebbe “preso in ostaggio” la nomina dell’ex Ministro per difendere l’altro candidato, la spagnola Teresa Ribera Rodriguez. “Gli italiani sappiano – ha criticato la premier – che il commissario italiano, indicato dall’Italia, è stato preso ostaggio per consentire l’elezione del commissario spagnolo. È molto grave”.

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Meloni: “Non amo ci sia un’apposizione di voto di fiducia” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Infine, la Manovra. Giorgia Meloni ha aperto ad un accordo con il Parlamento per evitare il voto di fiducia. “Ho chiesto che ci fosse per il Parlamento il massimo tempo possibile. – ha concluso la premier – Noi sappiamo di avere dei vincoli che sono anche europei ma so che la fiducia alla Camera è stata posta in accordo con le opposizioni per rispettare i tempi. Ma voglio dirvi che se ci fosse un accordo sui tempi senza il voto di fiducia io sarei più che disponibile. Preferirei molto, chiaramente dobbiamo tutti rispettare i tempi di approvazione. Non amo che ci sia un’apposizione di voto di fiducia e quindi sarei contenta se ci mettessimo d’accordo sui tempi”.

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