Giovanni Toti, via libera del giudice per il patteggiamento, dopo l’arresto del 7 maggio nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione.
L’ex governatore della Regione Liguria affronterà 1.620 ore di lavori di pubblica utilità alla Lega Tumori. Insieme con lui, patteggiano anche l’ex presidente dell’Autorità portuale ed ex ad di Iren Paolo Emilio Signorini e l’imprenditore Aldo Spinelli.
Via libera ai patteggiamenti per l’ex presidente della Liguria Giovanni Toti, l’ex presidente dell’Autorità portuale ed ex ad di Iren Paolo Emilio Signorini, e per l’imprenditore portuale Aldo Spinelli.
Tutti erano finiti in manette il 7 maggio nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione ai vertici della Regione e dell’Authority. La pena di 2 anni e 3 mesi di reclusione è stata convertita dal giudice per le indagini preliminari Matteo Buffoni, su richiesta della difesa di Toti, in 1.620 ore di lavori di pubblica utilità alla Lega Tumori.
I lavori socialmente utili potrebbero cominciare “verosimilmente ai primi di gennaio”, come ha spiegato l’avvocato dell’ex presidente della Liguria Stefano Savi. Il patteggiamento “non è un’ammissione di colpa, ma un’applicazione di pena che prescinde sia da accertamento della responsabilità che dall’ammissione delle responsabilità”.
Alla Lega Tumori, contrariamente a quanto trapelato in un primo momento, Toti non si occuperà dell’Ufficio Stampa, ma di attività legate alle campagne di comunicazione. E risponderà al telefono per gestire le prenotazioni dei pazienti.
L’ex presidente della Regione Liguria, accusato di corruzione per l’esercizio della propria funzione e finanziamento illecito ai partiti, potrà fare anche più di 15 ore settimanali, avendo ricevuto una deroga. E potrà spostarsi su tutto il territorio italiano.
Si è chiusa anche la posizione dell’ex presidente dell’Autorità di sistema portuale Mar Ligure Occidentale Signorini, con una pena di 3 anni, 5 mesi e 28 giorni. E dell’ex imprenditore portuale Spinelli, con una pena di 3 anni e 3 mesi.
Giovanni Toti non potrà più candidarsi “per un certo periodo di tempo”, ha dichiarato il suo avvocato parlando con i cronisti. “Ma è un capitolo che in questo momento non abbiamo neanche affrontato, non è nelle cose”.
“L’unico scrupolo che mi pongo è quello, forse, di non essere riuscito a tutelare fino in fondo i titolari delle indagini”. Lo ha dichiarato il procuratore capo di Genova Nicola Piacente parlando con i cronisti dopo la ratifica del patteggiamento. “Spero oggi di aver parzialmente rimediato”.
L’indagine che ha portato a oggi si è basata anche sulle intercettazioni, costate 396mila euro. Sono durate un anno e quattro mesi, “e non quattro anni”, ha aggiunto Piacente. Le spese delle intercettazioni saranno a carico degli imputati. Le confische totali nell’ambito del procedimento complessivo sono state di 770mila euro.
A carico di Toti, come pena accessoria, è stata disposta l’interdizione dai pubblici uffici e l’incapacità di contrattare con la pubblica amministrazione per 3 anni, oltre alla confisca di 175.850 euro.