Per 10 anni è stata drogata a sua insaputa dal marito e violentata da decine di uomini reclutati proprio dal coniuge: è la terribile storia di Gisèle Pelicot.
Al termine di un lunghissimo processo la vicenda che ha sconvolto la Francia ed il mondo intero è giunta a conclusione. Tutti gli imputati questa mattina sono stati condannati dai giudici del Tribunale di Avignone.
Poche ore prima Gisèle, divenuta un simbolo della lotta contro la violenza sulle donne, è stata accolta nei pressi del Tribunale da una folla di sostenitori. La donna tra il 2011 e il 2020 è stata sedata a sua insaputa dal marito Dominique. Quest’ultimo l’ha fatta violentare da decine di sconosciuti contattati su internet. In tutto erano 51 gli imputati al Tribunale di Avignone.
La lista degli uomini che hanno preso parte alle violenze sessuali
All’ex marito, oggi 72enne, è stata inflitta una reclusione a 20 anni. La pena massima richiesta dall’accusa. Per gli altri, tutti uomini di età compresa tra 27 e 74 anni sono state inflitte condanne comprese tra i 3 anni, di cui 2 con la condizionale, e i 13 anni. La lista degli uomini che hanno preso parte alle violenze sessuali, che venivano regolarmente filmate da Dominique Pelicot, include i profili più disparati. Vanno dal giovane militare al pensionato, passando per un muratore, un giornalista e un infermiere.
Ecco le pene inflitte dal Tribunale ad alcuni complici di Dominique Pelicot: Patrice Nicolle, 8 anni; Gregory Serviol, 8 anni; Abdelali Dallal, 8 anni; Jean-Luc La, 10 anni; Quentin Hennebert, 7 anni; Jean-Marc LeLoup, 6 anni; Patrick Aron, 6 anni; Mohamed Rafaa, 8 anni; Mahdi Daoudi, 8 anni; Ahmed Tbarik, 8 anni; Adrien Longeron, 6 anni; Jerome Vilela, 13 anni; Didier Sambuchi, 5 anni; Karim Sebaoui, 10 anni; Vincent Coullet, 10 anni; Saifeddine Ghabi, 3 anni; Romain Vandevelde, 15 anni; Ludovick Blemeur, 7 anni; Cedric Grassot, 12 anni; Cendric Venzin, 9 anni; Hassan Ouamou, 12 anni.
Gisèle Pelicot: “Mi consideravano una bambola di pezza”
“Signor Pelicot, lei è riconosciuto colpevole di stupro aggravato contro la persona di Gisele Pelicot“, ha dichiarato il presidente della Corte penale. “Mi consideravano una bambola di pezza. Un sacco della spazzatura“, ha testimoniato Gisèle Pélicot in Tribunale. In casa di Dominique Pelicot la polizia ha trovato più di 20mila foto e video nel pc, in cartelle intitolate “abuso”, “I suoi stupratori” o “Notte da sola”).
Gli investigatori hanno scoperto che all’uomo erano state prescritte centinaia di compresse tranquillanti e il farmaco per la disfunzione erettile Viagra. Lui stesso ha poi raccontato alla polizia di aver iniziato a drogare la moglie nel 2011. Ovvero già prima che lasciassero la regione di Parigi per andare in pensione a Mazan, una cittadina in Provenza.
Qui ha invitato altri uomini, contattati sul web, per violentare la moglie nella loro camera da letto. Gisele Pelicotha detto agli inquirenti che i blackout di cui soffriva erano diventati più frequenti dopo che si erano ritirati a Mazan nel 2013. Ma che erano cessati dopo che il suo allora marito era stato preso in custodia nel 2020.