A gennaio 2024 la Ki Group srl è stata avviata alla liquidazione giudiziale. La società aveva un passivo di oltre 8,6 milioni di euro.
Una circostanza che ha fatto scattare le indagini da parte della Procura della Repubblica di Milano, dopo la pronuncia del Tribunale fallimentare. La Ki Group, infatti, era una delle società del gruppo del bio-food un tempo guidato da Daniela Santanchè.
L’attuale Ministra del Turismo è quindi indagata per bancarotta fraudolenta insieme all’ex compagno Giovanni Canio Mazzaro con il fratello Michele Mazzaro, Antonino Schemoz e altre due persone. La Ministra è stata presidente del gruppo fino al 2021, poi è stata amministrata da altre persone tra cui l’ex compagno di Santanchè, prima di finire in liquidazione giudiziale. Un’altra società del network è stata dichiarata fallita lo scorso 4 dicembre, la Bioera.
I casi Visibilia: a che punto siamo
A Milano la senatrice di Fratelli d’Italia è già imputata con altre persone per i casi Visibilia, la società quotata in borsa editrice di settimanali e mensili (tra cui Novella 2000). Santanchè ha fatto parte del consiglio di amministrazione fino a gennaio 2022. Due in questo caso i filoni d’inchiesta in corso. Il primo per truffa aggravata all’Inps sulla cassa integrazione nel periodo Covid ai lavoratori di Visibilia Editore e Visibilia Concessionaria srl.
La Cassazione in questo caso dovrà decidere sulla competenza territoriale il prossimo 29 gennaio. Le difese hanno infatti sollevato una questione di competenza territoriale chiedendo di spostare il processo a Roma. Il secondo filone è per false comunicazioni sociali. Il 17 gennaio ci sarà la decisione del gup in merito alla richiesta di rinvio a giudizio. Bancarotta fraudolenta era l’accusa iniziale anche per Visibilia. Accusa poi caduta dopo la revoca da parte della Procura della istanza di liquidazione giudiziale della concessionaria.
I legali della Ministra: “Verrà dimostrata la sua totale estraneità”
L’inchiesta per bancarotta relativa a Ki Group srl è sempre coordinata dai pm Marina Gravina, Luigi Luzi e dall’aggiunto Roberto Pellicano. “Daniela Santanchè è assolutamente certa che verrà dimostrata la sua totale estraneità a qualsiasi ipotesi di addebito. – hanno fatto sapere i legali delle Ministra – È agevole rilevare come l’iscrizione nel registro degli indagati è legata esclusivamente alla carica rivestita in seno all’organo amministrativo“.
Dagli atti risulterebbe che Santanchè sia stata presidente del cda e legale rappresentante dall’aprile 2019 al dicembre 2021. “Che le cose stiano in questi termini e che agli atti del fascicolo non risulti ipotizzato alcuno specifico addebito nei confronti del Ministro Santanchè – conclude la nota – è dimostrato dalla stessa richiesta di proroga delle indagini preliminari firmata dai pubblici ministeri, in cui si legge che il curatore non ha neppure ancora depositato la Relazione fallimentare“.
