Vacanze di Natale e caro prezzi: esiste una meta economica dove poter gustare le prelibatezze del periodo e godere di un paesaggio unico.
Le vacanze di Natale tornano a far rumore dal punto di vista economico, dopo anni in cui per via del Covid il settore ha traballato. Oltre 18 milioni di italiani partiranno per un volume di affari di 14.7 miliardi di euro.
Federalberghi da Tecnè ha effettuato un’indagine in grado di darci la stima di quelli che saranno i movimenti in questo periodo dell’anno. Dei 18 milioni si parla di 7.6 pronti a muoversi solo per i giorni di Natale e 5.3 che si concederanno almeno 11 giorni di festa mentre 1 milione per l’Epifania e 4.4 per Capodanno.
Tra le mete c’è in pole position la montagna, ma non perdono molta strada i mercatini natalizi, le tradizioni religiose con presepi e chiese d’arte, ma anche le capitali e addirittura il fascino del mare durante il periodo invernale. Ce n’è per tutti i gusti, superando anche quelli che sono i più classici stereotipi che vogliano solo viaggi tra lucine e babbi natali in questo periodo.
Bernarbò Bocca, presidente di Federalberghi, ha specificato: “Quello di questo 2024 è un calendario turisticamente felice per le feste di Natale. A dispetto del ponte mancato per la festa dell’Immacolata, con l’8 dicembre caduto di domenica, le festività principali, cioè il 25 e il 26, cadranno in mezzo alla settimana consentendo di inglobarle la vacanza al fine settimana. Buona collocazione anche per il 6 gennaio che regalerà una pausa lunga visto che cadrà di lunedì”.
La meta low cost e con cibo ottimo
Stiamo parlando di Cracovia, in Polonia. Tra luci e mercatini natalizi, l’atmosfera del Natale è più sentita che mai e la rendono la città ideale dove trascorrere le vacanze. I prezzi sono accessibili sia per il viaggio sia per trascorrere qualche giorno.
Il mercatino natalizio più famoso si trova nella Piazza del Mercato, la più grande d’Europa. Tra gli eventi più conosciuti, c’è il concorso dei presepi viventi, patrimonio Unesco.
Che dire dei cibi tipici natalizi come gli oscypki, che sono formaggi affumicati, e i pierogi, ravioli fritti con patate e formaggio. E i tanti dolci come il cannolo di sfoglia, il kurtoskalacs, i canditi, vin brulè e birra calda.
Vacanze di Natale, cosa ha cambiato il Covid?
In merito alle vacanze di Natale si torna a parlare anche del Covid e non per i rischi che corriamo nella linea dei contagi, quanto per il suo impatto che in un certo senso ha favorito i viaggi nel nostro paese. Bernabò Bocca specifica: “Dal post Covid in poi gli italiani hanno ricominciato a considerare il loro paese come meta privilegiata per le loro vacanze”.
Non possiamo fare a meno però di notare anche il lago negativo di questo periodo, cioè il caro-prezzi che continua a essere problema attuale. Lo ribadisce Carlo Rienzi, presidente del Codacons, che ha specificato: “Gli incrementi di prezzi e tariffe sono del tutto ingiustificati, considerato che non esistono più le condizioni che avevano portato gli anni scorsi a pesanti ritocchi dei listini”.
I dati Istat ci dicono che i voli sono aumentati dell’8.5%, i traghetti dell’8.8%, i treni del 3.9%, gli alberghi del 6.1%. Numeri che non hanno comunque fermato gli italiani pronti a partire per le vacanze e a sacrificare qualche altra spesa pur di passare dei meritati giorni di riposo insieme ai loro cari. Senza dimenticare però quel 35% della popolazione che sarebbe partita volentieri ma vi ha dovuto rinunciare per motivazioni prettamente legate a motivi di natura economici.