Il Senato ha accelerato sull’approvazione finale di un piano bipartisan per finanziare le operazioni federali e impedire la chiusura del governo, ovvero per evitare il cosiddetto shutdown.
Settimane di trattative sono andate avanti fino all’ultimo minuto disponibile, ovvero la mezzanotte di ieri. La proposta è stata approvata prima dalla Camera e poi dal Senato. Oltre 800 mila lavoratori rischiavano di essere mandati a casa senza stipendio.
Si tratta di un piano che va a finanziare le agenzie federali fino a marzo 2025, quando alla Casa Bianca il presidente repubblicano eletto Donald Trump sarà ormai subentrato al democratico Joe Biden. Il Senato ha approvato la legge poco dopo mezzanotte, tecnicamente dopo la scadenza dei finanziamenti, ma evitando comunque una chiusura che avrebbe avuto importanti impatti. Il voto è stato di 85 a 11. Il disegno di legge può ora essere inviato al presidente Joe Biden per essere firmato e convertito in legge.
La legge approvata estende i finanziamenti governativi fino a marzo
Lo shutdown si verifica quando il Congresso non riesce ad approvare un bilancio per finanziare le attività governative. La questione ruota attorno alla necessità di gestire il tetto del debito, in quanto il Paese nel corso dell’anno spende più di quanto incamera a livello fiscale. Per evitare il default, quindi, il tetto di spesa viene progressivamente aumentato. La problematica da affrontare sarà cruciale per il futuro di Trump a Washington. Quella approvata dal Congresso ieri è dunque una legge di spesa solo temporanea.
Il government shutdown, come già accennato, può portare a seri problemi. Oltre alle centinaia di migliaia di persone a casa senza paga, altri di settori essenziali (il comparto aereo e la riscossione delle tasse ad esempio) sarebbero obbligati a prestare servizio senza retribuzione. La legge approvata, insomma, estende i finanziamenti governativi fino a marzo. Prevede aiuti in caso di calamità e aiuti all’agricoltura, ma non include la sospensione del limite del debito per due anni, che il presidente eletto Donald Trump aveva chiesto ai repubblicani di affrontare.
L’influenza di Musk sui repubblicani e il suo avvicinamento a Trump
“È una buona notizia che alla fine abbia prevalso l’approccio bipartisan. È un buon risultato per l’America e per il popolo americano“, ha dichiarato il leader della maggioranza democratica Chuck Schumer in un discorso al Senato. La definizione dei bilanci statali da parte del Congresso è sempre un compito difficile, con entrambe le camere divise da repubblicani e democratici. L’influenza del patron di Space X Elon Musk sui repubblicani e il suo avvicinamento a Trump è diventata oggetto di attacco da parte dei democratici.
E anche tra gli stessi repubblicani stanno montando alcuni malumori. “L’ultima volta che ho controllato, Elon Musk non aveva ancora un voto al Congresso. – ha dichiarato il repubblicano della Georgia Rich McCormick – Ora ha un’influenza e farà pressione su di noi per fare quello che pensa sia la cosa giusta per lui. Ma io ho 760mila persone che mi hanno votato per fare la cosa giusta per loro”.