“Tre anni impegnativi. Riconoscimento di una politica seria di contrasto all’immigrazione clandestina. Ma è un processo che è costato diversi milioni di euro”.
A parlare è il vicepremier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, all’indomani della sentenza di assoluzione sul caso Open Arms. Nella serata di ieri i giudici del Tribunale di Palermo lo hanno assolto in quanto “il fatto non sussiste”.
“Sono stati tre anni impegnativi, ma è il riconoscimento che una politica seria di contrasto all’immigrazione clandestina non solo è legittima ma è doverosa. – ha detto Salvini – Una sentenza giusta, che mi attendevo, ma è un processo che è costato diversi milioni di euro“, ha aggiunto. I giudici hanno assolto con formula piena il leader della Lega dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio.
La Procura palermitana aveva chiesto per lui 6 anni di reclusione. La vicenda risale all’agosto del 2018, quando la nave Open Arms ha soccorso 147 migranti nel Mediterraneo centrale, chiedendo l’autorizzazione a sbarcare nel porto di Lampedusa. Salvini, all’epoca Ministro dell’Interno, ha impedito all’imbarcazione della ong di entrare nelle acque italiane. Open Arms ha fatto sapere di attendere le motivazioni della sentenza per valutare il ricorso.
“Sicuramente la sentenza di ieri non metterà nessun ministro in difficoltà nel suo lavoro. – ha commentato Salvini – La riforma della giustizia è urgente. Ieri in Tribunale a Palermo ho visto una corretta, giusta, sana separazione di chi giudica rispetto a chi indaga. La separazione delle carriere porterebbe quello che si è visto ieri a essere la normalità in tutta Italia. Da ieri la riforma della giustizia è ancora più urgente“.
Il vicepremier ha detto anche di aver ricevuto una telefonata dall’amministratore delegato di Mediaset Pier Silvio Berlusconi. “Il Ministro ha particolarmente apprezzato l’attenzione e la gentilezza di Pier Silvio Berlusconi – si legge in una nota diffusa dalla Lega – e ha ricordato con grande affetto le battaglie per una giustizia giusta affrontate da Silvio Berlusconi e che il centrodestra vuole portare a termine”.
“Non è una prova di forza, – ha concluso Salvini – semmai era una prova nei confronti di associazioni straniere finanziate da personaggi come Soros e compagnia, che finanziano la distruzione della nostra identità. Giorgia è stata la prima a chiamarmi ieri. Essere assolti perché il fatto non sussiste vuol dire che intellettualoni di sinistra per tre anni hanno scritto sciocchezze o raccontato sciocchezze in televisione, secondo una sentenza di primo grado di un Tribunale della Repubblica. Quindi è una bellissima giornata”.
Come già accennato, non si è fatta attendere la risposta della ong tedesca Open Arms. L’organizzazione proprio ieri aveva fatto partire una campagna di comunicazione in cui mostra personaggi noti per attuare politiche contro i fenomeni migratori, uno su tutti, il presidente eletto degli Usa Donald Trump, in difficoltà in balia delle onde. Il messaggio è: “Donald, salveremmo anche te”.
“Assolto dalla giustizia, ma non dalla storia. – ha scritto su X Oscar Camps, fondatore di Open Arms – Continueremo a proteggere le vite in mare”. Mentre sull’account ufficiale della ong si legge: “Matteo Salvini è stato assolto nel caso Open Arms. Tristezza per le persone private della libertà. Aspettiamo le motivazioni dei giudici per valutare se ricorrere in appello contro la sentenza, come speriamo faccia anche la Procura. Le persone trattenute a bordo nel 2019 aspettano ancora giustizia”.