Il presunto responsabile dell’attacco ai mercatini di Natale di Magdeburgo, in Germania, il 50enne Taleb Al Abdulmohsen è accusato di 5 omicidi e 200 tentati omicidi.
I procuratori hanno già effettuato il primo interrogatorio del presunto terrorista, un medico saudita ex musulmano. Sul movente il procuratore capo dello Stato Horst Walter Nopens, ha detto: “Potrebbe essere che fosse insoddisfatto del modo in cui i rifugiati sauditi sono stati trattati a Magdeburgo”. Il giudice dovrà decidere se Taleb dovrà essere posto in custodia cautelare. Ieri sera i cittadini hanno commemorato le vittime davanti alla cattedrale della cittadina della Sassonia.
Centinaia di persone, tra cui esponenti dell’estrema destra, si sono radunate a 24 ore dall’attacco. Presenti anche il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier e il cancelliere Olaf Scholz. I cittadini hanno assistito nella cattedrale della città alla funzione commemorativa destinata ai parenti delle vittime, ai soccorritori e agli invitati. Una grande folla di persone si è radunata fuori dalla chiesa. Altre centinaia di persone hanno occupato la piazza centrale della città, tra cui alcuni che hanno esposto striscioni di estrema destra.
Gli abitanti della cittadina della Sassonia hanno lasciato candele, fiori, biglietti e giocattoli per bambini presso la chiesa Johanneskirche. “Il Natale è finito“, ha ammesso il consigliere comunale Ronni Krug. Molti i gesti di solidarietà. A partire dalle donazioni di sangue, fondamentali per i feriti. L’ospedale universitario, in collaborazione con la Croce Rossa tedesca, ha deciso di organizzare una sessione straordinaria di donazione del sangue anche lunedì.
“Papa Francesco ha accolto con sgomento la notizia dell’attentato. – si legge nella missiva scritta dal segretario di Stato vaticano Pietro Parolin – Sua Santità esprime la sua partecipazione al dolore delle persone colpite. Assicura a tutte le vittime la sua vicinanza spirituale. E nello stesso tempo ringrazia tutti coloro che stanno lavorando e sostenendo le vittime in questo momento difficile”.
Intanto l’attentato ha fatto scattare un ulteriore rafforzamento della vigilanza in tutta Italia. Sia nelle grandi città come Milano, Roma e Napoli sia nei piccoli centri. Sotto osservazione i mercatini di Natale, i concerti di Capodanno, le cerimonie religiose delle feste e quelle per il Giubileo, che si apre il 24 sera. Il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha raccomandato la massima attenzione ai vertici delle forze di sicurezza sugli eventi di piazza invitando anche ad intensificare il monitoraggio sugli ambienti dell’Islam radicale. La preoccupazione si accresce mentre sta per iniziare l’anno del Giubileo. Roma è infatti sempre nel mirino della propaganda jihadista come luogo simbolo della cristianità e sui canali social islamisti continuano a riscontrarsi messaggi ostili che potrebbero essere raccolti da soggetti in via di radicalizzazione.