“Ho fratture a entrambe le gambe e probabilmente anche a una spalla. Stavo leggendo una notizia sul cellulare quando ho visto che l’auto avanzava verso di me”.
A parlare è Marco Forciniti di 39 anni, cittadino italo-tedesco ferito nel corso dell’attentato al mercatino di Natale di Magdeburgo in Germania. L’uomo è originario di Pietrapaola, in Calabria, ma è nato a Gifhorn, nella Bassa Sassonia, e vive a Wolfsburg dove lavora alla Volkswagen.
Il suo nome non sarebbe stato segnalato dalle autorità locali al consolato italiano. Il consolato aveva ricevuto risposta negativa alla domanda se ci fossero stati dei connazionali coinvolti, in quanto l’uomo è anche cittadino tedesco. Una volta appresa la notizia, le autorità italiane si sono immediatamente attivate. Il 39enne è stato operato alle gambe e a una caviglia ma non è in pericolo di vita ed è in contatto con la Farnesina.
“Tra i feriti che ancora lottano per la loro vita, purtroppo, ci è giunta notizia esserci un giovane, figlio di un nostro concittadino. – ha detto la sindaca di Piatrapaola Manuela Labonia – In questi attimi di grande sconforto esprimiamo grande vicinanza alla famiglia e l’augurio di pronta guarigione al giovane. Esprimiamo solidarietà alle famiglie di tutte le altre persone colpite e auguri di pronta guarigione agli altri feriti”.
“La mia fortuna è stata che sono stato catapultato oltre il veicolo. – ha raccontato Marco Forciniti al giornale tedesco Bild – Si è troppo arrabbiati per essere sotto shock”. Il 39enne ha entrambe le gambe e le caviglie rotte, e forse anche una spalla. Stando a quanto ricostruito, l’uomo è rimasto a terra sulla strada per diverso tempo, forse più di un’ora e mezza. È stato assistito dai passanti: tra di essi anche un medico.
“Il mio piede era girato di 90 gradi. – ha continuato Marco – Lei me l’ha sistemato lì sul posto, dicendo che altrimenti avrei subito danni permanenti”. Intanto anche in Italia si è alzata l’allerta terrorismo. È stato attivato a Roma un tavolo per la sicurezza con cui sono state rafforzate le misure di prevenzione. “Dopo la strage in Germania c’è grande attenzione e lavoro da parte di tutte le strutture di sicurezza del Paese e del Giubileo”, ha detto il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
“L’allerta è massima come è al massimo livello la mobilitazione degli apparati di sicurezza. – ha spiegato il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi – Abbiamo un sistema di prevenzione rodato che si fonda sullo scambio di informazioni e la capacità di adattarsi ai profili di rischio. Per questo non cediamo all’allarmismo, pur mantenendo alta ogni possibile attenzione. Dobbiamo capire in quale contesto è maturato l’attentato di Magdeburgo, ma il ritorno a questa modalità è evidente che ci preoccupa”.
Un rischio che in queste ore le autorità tedesche stanno approfondendo. Il responsabile dell’attentato Taleb Al Abdulmohsen, 50enne medico ex musulmano, già 11 anni fa, all’indomani dell’attentato islamista dell’aprile 2013 a Boston, aveva espresso la sua minaccia di compiere “azioni di risonanza internazionale”. L’uomo, di origine saudita, è accusato di omicidio plurimo, tentato omicidio plurimo e lesioni gravissime. Con ogni probabilità, verrà sottoposto a perizia psichiatrica.