Martina, Emanuela, Giovanna e le troppe altre vittime di violenza. La sociologa: “Ora più sensibilità e prontezza da parte delle autorità”

“Il braccialetto elettronico per gli indagati rende le vittime più serene. Non è una soluzione definitiva, ma è una spazio mentale che consente alle vittime di sentirsi tutelate”.

A parlare in esclusiva per Notizie.com è Flavia Munafò, direttrice dello sportello di ascolto e prevenzione Socio Donna a Roma e presidente di Sia (Sociologi italiani associati), ripercorrendo gli ultimi casi di femminicidio e violenza contro le donne registrati negli ultimi giorni.

Braccialetto elettronico
Martina, Emanuela, Giovanna e le troppe altre vittime di violenza. La sociologa: “Ora più sensibilità e prontezza da parte delle autorità” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Proprio ieri Martina Voce, una 21enne fiorentina, è scampata ad un tentativo di femminicidio da parte dell’ex fidanzato Mohit Kumar, un informatico di origine indiane. Al momento la ragazza è in condizioni stabili in ospedale ad Oslo, in Norvegia. La ragazza dovrà essere sottoposta ad un nuovo intervento chirurgico, di tipo ricostruttivo, a causa delle coltellate, decine, ricevute, dall’ex

Nella notte tra il 19 dicembre Emanuela Massicci di 45 anni è stata massacrata di botte dal marito 48enne Massimo Malavolta nella loro abitazione a Ripaberarda, frazione di Castignano, in provincia di Ascoli Piceno, mentre in casa c’erano anche i due figli. Malavolta è al momento ricoverato all’ospedale Mazzoni di Ascoli, sorvegliato a seguito di un tentativo di suicidio commesso dopo il delitto. La donna è stata colpita con una violenza tale da riportare fratture multiple al naso, a sette costole e all’ulna sinistra.

Munafò in esclusiva a Notizie.com: “Celerità di ragionamento e di intervento”

A due anni circa dal femminicidio della moglie Giovanna Frino di 44 anni, avvenuto ad Apricena, la Corte d’Assise di Foggia ha condannato all’ergastolo Angelo Di Lella, 58 anni, ex guardia di giurata. La Corte ha condiviso la richiesta del pm Giuseppe Mongelli, al termine della requisitoria. Il femminicidio è avvenuto nella cucina dell’abitazione. Davanti alle figlie della coppia. Partici civili, oltre alle figlie, sono stati i genitori della donna, le sorelle e i fratelli.

Era insperabile avere una tale celerità di ragionamento e di intervento fino a poco tempo fa da parte delle forze dell’ordine e della magistratura. – ha detto Munafò – C’è una maggiore sensibilità da parte delle forze dell’ordine anche nel quotidiano. Come sportello di ascolto registriamo molta più sensibilità, attenzione. E anche preparazione sull’argomento. Pochi giorni fa, accompagnando una ragazza a denunciare ho potuto osservare un intervento tempestivo, poco fuori Roma, da parte dei carabinieri, e successivamente molta attenzione al caso”.

Femminicidio sentenza
Munafò in esclusiva a Notizie.com: “Celerità di ragionamento e di intervento” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Nei giorni scorsi è stato decretato il carcere a vita per Costantino Bonaiuti, l’ingegnere che ha ucciso con un colpo di pistola la sua ex, l’avvocata Martina Scialdone. Era il 13 gennaio del 2023 a Roma, all’esterno di un ristorante nella zona dell’Appio Latino. La Corte d’Assise della capitale ha accolto la richiesta avanzata dalla Procura. Quest’ultima ha contestato all’imputato anche le aggravanti della premeditazione, dei futili e obietti motivi, del legame affettivo. Oltre al reato di porto abusivo di arma.

La Corte d’Appello di Milano, invece, ha confermato la condanna a 24 anni di carcere per Zakaria Atqaoui, già condannato in primo grado per aver ucciso, nel luglio 2023, l’ex fidanzata Sofia Castelli, 20 anni. L’aveva aspettata chiuso in un armadio per poi accoltellarla nel sonno, in casa sua a Cologno Monzese. La decisione è stata presa dopo una breve camera di consiglio dalla Corte che si era riunita per la prima udienza.

I casi di Marruocco e Nowak

Condannato all’ergastolo poi Franco Panariello, il 56enne, originario di Torre del Greco, che ha ammazzato a coltellate la moglie Concetta Marruocco 53 anni, a Cerreto d’Esi, non lontano da Ancona, il 24 ottobre del 2023. Panariello è accusato di omicidio volontario pluriaggravato dal vincolo di parentela e dalla minorata difesa (per l’ora notturna). E poi per l’utilizzo dell’arma e per aver violato il divieto di avvicinamento alla vittima.

Sempre nelle prime settimane di dicembre è arrivata la svolta nelle indagini per la morte della tedesca Silvia Nowak, il cui cadavere è stato ritrovato lo scorso 18 ottobre, semicarbonizzato a Castellabate, in provincia di Salerno. È stato fermato dai carabinieri di Agropoli il compagno della donna che è accusato di omicidio aggravato e distruzione di cadavere. L’uomo, dopo il delitto ha simulato la scomparsa della vittima. Uno dei temi maggiormente dibattuti resta quello del braccialetto elettronico.

“Ma il braccialetto da solo non è sufficiente”

Il braccialetto elettronico è una misura fondamentale, tanto quanto il divieto di avvicinamento. – ha spiegato MunafòGià il fatto che esiste e che venga messo in pratica è un dato positivo. A quel punto sono le forze dell’ordine, nel momento in cui qualcuno evade la misura, devono intervenire. Il braccialetto rende le persone più serene. Certo non è una soluzione definitiva. Ma è uno spazio mentale che consente alle vittime di sentirsi tutelate. Non è sufficiente da solo”.

Infine, una riflessione sul significato della misura, spesso alternativa agli arresti domiciliari. “Il braccialetto dovrebbe essere inteso da chi lo porta come una misura punitiva ma anche educativa. – ha concluso la sociologaBisognerebbe spiegarlo a chi lo indossa, credo molto nella comunicazione”.

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