Covid che invade il cervello, Bassetti: “Ecco cosa l’ha reso evidente fin da subito”

Il Covid era in grado di invadere il cervello, la dimostrazione ci arriva da un filmato in 3D legato a uno studio tedesco. Le immagini diventano virali sui social.

Sebbene per alcuni potrà sembrare appartenente a un passato con cui non abbiamo più contatto, il Coronavirus in realtà fa parte della vita di molti ancora a causa degli effetti che ha lasciato.

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Covid che invade il cervello, Bassetti (Notizie.com)

I ricercatori del centro tedesco Helmholtz Munich hanno realizzato uno studio per immagini che mostra come il Sars-Cov-2 invade il corpo e soprattutto la regione dell’asse cranio-meningi-cervello. Il video è stato pubblicato seguendo una dinamica di ricostruzione 3D su “Cell Host& Microbe”, rendendo chiaro il concetto di invasione conosciuto alla lettera dai virologi.

Matteo Bassetti, a Notizie.com, ha commentato la notizia: “Che il virus avesse un tropismo per il cervello era evidente dall’inizio, il fatto che si perdesse gusto e olfatto era uno dei primi segni che indicavano come colpisse quel tipo di organo. Che la proteina Spike abbia un ruolo nell’ambito della patologia che può colpire il cervello è soltanto la ciliegina su una torta che già si conosceva. È l’ennesima dimostrazione che il Covid, non tanto oggi ma nel passato, ha avuto un ruolo negativo anche per il sistema nervoso centrale”.

Long Covid e vaccini, tutti i chiarimenti

Oggi si continua a parlare ancora di Long Covid, anche se in merito Matteo Bassetti invita alla calma: “Chi ha avuto il Covid nella primissima fase soffre purtroppo ancora oggi di problemi di Long Covid. Bisogna fare una differenziazione attenta però tra chi lo ha avuto nel 2020/21, rispetto a chi l’ha avuto già da fine 2021 quando la situazione era molto cambiata. Alcune delle persone che soffrono di Long Covid avrebbero bisogno di una adeguata diagnostica differenziale, perché magari hanno altre problematiche soprattutto se sono stati contagiati nel 2023 o nel 2024. Spesso la diagnosi è azzardata”.

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Long Covid e vaccini, tutti i chiarimenti (ANSA) Notizie.com

Parlando poi, con Bassetti, dell’invasione del cervello favorita dalla proteina Spike, abbiamo provato a chiarire che quella assunta nel vaccino fosse molto differente da quella presa attraverso il virus. Non c’è nemmeno un lontano paragone da fare, quella messa nel vaccino si esaurisce in pochi minuti dopo l’iniezione. Serve alla sensibilizzazione degli anticorpi rispetto all’infezione che nel 2020/21 rimaneva e dava altri tipi di problemi”, conclude.

Parole che sono indirizzate ai no-Vax più agguerriti e convinti che proprio il vaccino abbia favorito la proliferazione di questa proteina dannosa per la salute in seguito alla vaccinazione.

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