Perché la Vigilia di Natale si mangia il pesce: il significato simbolico di questa usanza

Il pesce è uno degli ingredienti tipici delle cene della Vigilia di Natale. C’è un significato specifico. 

La Vigilia di Natale e di Capodanno sono legate al consumo di pesce. Questa usanza appartiene a molte culture. Ma quali sono le origini e i significati simbolici?

Tavola natalizia con il pesce
Perché la Vigilia di Natale si mangia il pesce: il significato simbolico di questa usanza – notizie.com

La tradizione di mangiare il pesce alla Vigilia di Natale viene da lontano e deriva dalla religione cristiana. Moltissimi anni fa infatti, si credeva che evitare la carne fosse un segno di rispetto per la nascita di Gesù e lo stesso valeva per la Pasqua, ricorrenza della sua morte.

Ma questo non era l’unico motivo legato alla religione cristiana. Un’altra ragione per la quale non si mangiava carne in questo giorno era legata al concetto di solidarietà verso i più poveri. Siccome era un alimento ricco, bisognava evitare di consumarla. La pratica era anche legata al digiuno e alla penitenza in vista del Natale.

Pesce alla Vigilia di Natale: i significati simbolici

All’interno di questo contesto, il pesce aveva alcuni significati simbolici. Il primo: Gesù veniva spesso raffigurato come il pescatore di uomini. Quindi questo alimento diventava un simbolo della fede cristiana e della Resurrezione. Il secondo: il pesce era un cibo più povero della carne. Il terzo: era più facilmente reperibile, quindi economico, soprattutto nelle zone vicino al mare.

Il divieto di non mangiare carne (e del digiuno) era istituito anche all’interno del Codex Ius Canonici del 1917 e valeva per i nei giorni dell’Assunta, della Vigilia della Pentecoste, di Tutti i Santi e del Natale. Questa regola però, cambiò nel 1966, quando Paolo VI con la Costituzione Apostolica Paenitemini stabilì il digiuno solo nel mercoledì delle Ceneri e il Venerdì Santo. E di non mangiare carne il venerdì dell’anno al posto delle Vigilie.

Due commensali si passano un piatto di pesce a Natale
Pesce alla Vigilia di Natale: i significati simbolici – notizie.com

Il cattolicesimo quindi, ad oggi non vieta il consumo di carne, ma molte persone preferiscono ugualmente mangiare pesce alla Vigilia di Natale. Nel corso dei secoli, come molte tradizioni, l’uso di questo alimento in occasione delle festività si è arricchito anche di credenze popolari.

In molte culture il pesce rappresenta l’abbondanza e la prosperità. Mangiarlo soprattutto il 31 dicembre è un buon auspicio per l’anno che verrà. Alcune tradizioni popolari lo associano, come le lenticchie, alla fortuna e alla ricchezza. Questo alimento infine, è anche simbolo dell’unione familiare, legato alla preparazione e al consumo, considerato un momento di condivisione.

Ovviamente, si sa, in Italia ogni regione ha la sua tradizione. Il pesce alle Vigilie di Natale e Capodanno viene cucinato in modo diverso in ogni zona del nostro Paese. Al Sud si preferiscono gamberi, ostriche, stoccafisso, baccalà e alici. Al Centro si usa il pesce azzurro come le sarde, il beccafisso e il baccalà alla romana. Al Nord infine, si trovano piatti più elaborati come il risotto alla marinara o il fritto misto.

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