Il Natale porta con sé tradizioni millenarie che derivano dalla religione e dalla cultura popolare. Alcune curiosità che forse non sapevi.
Non è solo festa, ma anche mistero. Essendo una delle feste più antiche del mondo, celebrata da moltissime persone in tutto il mondo, le credenze popolari tramandate nel corso dei secoli si sono fuse con la religione.
Forse pensavi di sapere tutto, o semplicemente non ti sei mai posto alcune domande. Ma in questo articolo troverai alcune risposte a quesiti che non ti saresti mai posto.
Aneddoti, curiosità, storie antiche e affascinanti che diventeranno un interessante argomento di conversazione a tavola con parenti e amici.
1. Il collegamento tra Babbo Natale e la Puglia
Babbo Natale e il Santo più famoso della Puglia potrebbero essere collegati. Nicola di Bari infatti, è seppellito a Bari nella chiesa a lui dedicata ed è proprio grazie a lui che avrebbe avuto origine il mito di Babbo Natale.
San Nicola nacque a Patara, in Turchia, da genitori molto ricchi. Alla loro morte, lui ereditò un ingente patrimonio che decise di donare ai poveri della sua città. Da giovane si trasferì a Myra, in Asia Minore e diventò prima sacerdote e poi vescovo.
Babbo Natale si chiama anche Santa Claus negli Usa, Sinteklaas in Olanda, Sankt Nikolaus in Germania. Tutti questi nomi si ispirano proprio a San Nicola di Myra.
2. Perché Babbo Natale è vestito di rosso
In origine Babbo Natale era vestito di verde. Solo negli anni Ottanta ha indossato il tradizionale abito rosso, grazie alla pubblicità della Coca-Cola.
L’usanza dei regali di Natale deriva dall’Antica Roma
Nell’antica Roma, dal 17 al 23 dicembre, veniva celebrata la festa dei Saturnali. In questi giorni gli schiavi si comportavano da uomini liberi, partecipavano ai banchetti e si scambiavano doni, a indicare l’uguaglianza sociale.
Da qui, deriva l’usanza di scambiarsi i regali di Natale.
Presepe: chi è il caganer, il pastore più famoso della Catalogna
La parola presepe deriva da praesepium, ovvero mangiatoia. In origine rappresentava i personaggi della Natività, Maria, Giuseppe, il bue e l’asinello. Il primo a metterla in scena fu Francesco D’Assisi con persone in carne ed ossa che rappresentavano i personaggi.
L’usanza del presepe a Natale è diffusa in molte parti del mondo, anche in Spagna. Ogni posto ha le sue statuine più famose e nel caso della Catalogna è il caganer: un personaggio con i pantaloni abbassati e accucciato intento a fare i suoi bisogni. Secondo gli spagnoli è un personaggio portafortuna.
Chi ha rappresentato per primo la stella cometa
La stella cometa nel presepe ha lo scopo di accompagnare i Magi verso la grotta di Gesù. Ma il Vangelo non ha mai parlato di code luminose. La stella come la conosciamo oggi è stata immaginata e dipinta per la prima volta da Giotto nel 1303.
Secondo un racconte, l’artista aveva visto il passaggio della cometa di Halley due anni prima.
L’albero di Natale
Quante volte avete preso in giro un amico, un parente o un genitore che si è anticipato un po’ troppo per ornare l’albero di Natale? Ma sapete che lo fa in anticipo è una persona più felice della media?
Secondo lo psicologo Steve McKeown, addobbare casa molto prima delle festività fa tornare bambini ed è tipico di chi è in grado di vivere le proprie emozioni meglio degli altri.
Jingle Bells è stata cantata nello Spazio
Il 16 dicembre del 1965 gli astronauti Usa Schirra Jr e Thomas Stafford cantarono Jingle Bells a bordo della navicella Gemini 6. Questo canto natalizio è stato il primo cantato in un posto diverso dalla Terra.
La Statua della Libertà era un regalo di Natale
La Statua della Libertà fu trasportata dalla Francia agli Stati Uniti il 25 dicembre del 1883, come simbolo dell’amicizia tra i francesi e gli americani.
Conosci Krampus?
In Austria e in Germania si crede che esista un demone antagonista di Babbo Natale. Il suo nome è Krampus, ed ha il compito di punire i bambini cattivi. È una figura cornuta e antropomorfa e durante i festeggiamenti di San Nicola, in alcuni luoghi qualcuno si traveste da questo demone e gira per le strade con le catene con lo “scopo” di ricordare ai bimbi di comportarsi bene.
Perché baciarsi sotto al vischio porta fortuna agli innamorati?
Le bacche del vischio sono velenose, ma vene loro attribuito un potere afrodisiaco. Secondo una leggenda norvegese, il dio dell’inganno Loki utilizzò frecce di vischio per uccidere il fratello Baldur, che la madre Frigg aveva reso invulnerabile con un incantesimo. Era invincibile ma il suo punto debole rimase questa pianta.
Le lacrime della donna, trasformate in bacche di vischio, riuscirono a riportare in vita Baldur. Per questo il vischio è considerato simbolo dell’amore universale.