L’Unione Europea si è pronunciata in merito a smartphone e alimentazione, fornendo delle regole comuni che entreranno in voga dal 2025.
Decisione importante che ci porterà a una presa di posizione univoca in merito appunto a come ricaricare i nostri device mobili.
Anna Cavazzini, presidente della Commissione per il mercato interno, ha rilasciato delle dichiarazioni sulle applicazioni delle nuove norme sul caricabatterie comune Usb type-C. A partire da domani, 28 dicembre 2024, i consumatori beneficeranno di fatto di una soluzione di ricarica universale per tutti i dispositivi con l’entrata in vigore delle nuove regole. La riforma non riguarda solo gli smartphone, tablet, fotocamere digitali, auricolari, console per videogiochi, e-reader e quant’altro di portatile.
Vengono ammortizzati i requisiti di ricarica rapida e offerta ai consumatori l’opzione di ricevere un nuovo caricabatterie con ogni acquisto di dispositivo. Arriva un provvedimento per i produttori che saranno tenuti ad aggiornare le varie confezioni per mostrare informazioni sulle caratteristiche di ricarica e su cosa si trova all’interno della scatola di ogni device. Una novità dunque che renderà tutto molto più semplice anche per chi si troverà a viaggiare oppure qualora ci troveremo in luoghi pubblici sprovvisti del nostro cavo di ricarica.
In merito all’obiettivo di proteggere i consumatori ha parlato direttamente Anna Cavazzini, presidente della commissione per il mercato interno. Ha specificato: “Questo segna un passo decisivo verso la praticità del consumatore e la responsabilità ambientale. A partire da domani, i consumatori potranno godere di un futuro in cui un caricabatterie funzioni su una varietà di dispositivi elettronici, indipendentemente dal marchio. Queste regole offrono dei vantaggi per tutti dalla riduzione degli sprechi ambientali all’aiuto alle famiglie per liberare i cassetti pieni di caricabatterie che sono inutilizzati e incompatibili”.
Viene, inoltre, specificato che le norme vanno a contrastare le tonnellate di rifiuti che si generano ogni anno da caricabatterie scartati. Si è inoltre evidenziato come in generale le famiglie dell’Ue risparmieranno circa 250 milioni di euro andando a eliminare quello che è l’acquisto di caricabatterie ogni anno.
Per finire si sottolinea come anche i paesi al di fuori dall’Ue si stiano allineando a questo approccio dimostrando che l’idea lanciata dal Parlamento Europeo abbia dato di fatto una spinta a livello globale per raggiungere degli standard. Il futuro, poi, parla di un’ulteriore evoluzione che renderà la ricarica wireless e senza l’utilizzo di sconvenienti e ingombranti cavi che poi dovranno essere smaltiti.