Sette scosse di terremoto in rapida successione sono state registrate nelle scorse ore a Montevago, in provincia di Agrigento, uno dei Comuni della Valle del Belice.
La sindaca Margherita La Rocca Ruvolo ha firmato un’ordinanza a fini precauzionali, attivando il Centro operativo comunale. L’obiettivo è assicurare la direzione e il coordinamento dei servizi di soccorso e di assistenza alla popolazione in caso di emergenza.
I terremoti registrati farebbero parte di un vero e proprio sciame sismico iniziato nel giorno di Natale, il 25 dicembre. Le ultime due scosse, rispettivamente di magnitudo 1.9 e 1.5 sono state registrate dall’Ingv poco prima delle 23 di ieri sera a Montevago. Sono così saliti a 7 i movimenti tellurici segnalati anche dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) che stanno interessando questa parte di territorio della Valle del Belice.
Il primo sisma si è verificato mercoledì sera. Quello di intensità più alta (magnitudo di 2.7) risale alle 15 e 48 di ieri pomeriggio. Il primo cittadino a fini precauzionali ha firmato ieri un’ordinanza per porre in essere ogni azione utile a fronteggiare l’eventuale emergenza e ha attivato il Centro operativo comunale. Il Comune sta già procedendo con la verifica delle infrastrutture di uso pubblico e quelle già inagibili e a maggior rischio.
Nel testo del documento anche la diffusione delle regole di corretto comportamento alla popolazione, nonché l’attivazione della funzionalità propria struttura di Protezione civile. Sono stati poi stabiliti i contatti con Prefetture, vigili del fuoco e sale operative. Le 7 scosse si sono susseguite a distanza di pochi chilometri dal centro abitato di Montevago. Il Coc (Centro operativo comunale) troverà ubicazione presso la sede della Protezione civile locale nel palazzo comunale in piazza della Repubblica.
La zona è la stessa che ha subìto il devastante terremoto del 15 gennaio 1968. Al momento non ci sono state conseguenze per cose e persone. Ma la ripetizione dei movimenti tellurici a poche ore di distanza l’uno dall’altro sta generando preoccupazione nella cittadinanza. Sempre ieri un’altra scossa (di magnitudo 1.4) è stata registrato poco vicino, a Partanna, non lontano da Trapani. Due giorni fa un sisma si è verificato invece a Salaparuta, sempre nel Trapanese, a pochi chilometri di distanza. In quel caso la magnitudo è stata di 2.3.
Il 23 dicembre un altro terremoto è stato localizzato in mare, tra la costa messinese e l’arcipelago delle Eolie. Si è trattato di una scossa di magnitudo 4, registrata dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. L’evento è stato localizzato a una profondità di 211 chilometri.