Chi ha inventato lo zucchero filato? Come si fa in casa? Tutte le curiosità sulla dolcissima leccornia divenuta una delizia quotidiana.
Nel mondo dei dolci, poche leccornie riescono a evocare la magia e l’incanto dello zucchero filato. Questa nuvola di dolcezza, che sembra fluttuare leggera tra le mani di chi la gusta, nasconde al suo interno una storia sorprendente che affonda le radici in un passato lontano, legandosi a figure professionali quanto mai inaspettate.
La trasformazione dello zucchero filato da prelibatezza esclusiva di fiere e lunapark a delizia quotidiana disponibile nei supermercati e negozi specializzati rappresenta una rivoluzione nel modo di concepire questo dolce. La possibilità di acquistarlo pronto all’uso, magari prodotto da marche rinomate come Berfud, ha reso lo zucchero filato un piacere alla portata di tutti, pronto a soddisfare la voglia di dolcezza in ogni momento della giornata.
Zucchero filato, le origini della leccornia (nata un paio di secoli or ono)
Ma come è nata questa delizia? E soprattutto, chi ne è stato l’inventore? La risposta potrebbe lasciare molti a bocca aperta: William James Morrison, un dentista dell’Ottocento con una passione sfrenata per i dolci. Insieme ad un amico produttore di caramelle, Morrison mise a punto quella che sarebbe diventata la macchina per fare lo zucchero filato come lo conosciamo oggi. Sì, avete letto bene: è stato un dentista ad inventare uno dei dolci più amati (e temuti) dai dentisti stessi!
Questa curiosa contraddizione non fa altro che aggiungere fascino alla storia dello zucchero filato. Immaginare Morrison mentre lavorava alla sua invenzione ci riporta indietro nel tempo, in un’epoca dove il desiderio di sperimentare e creare qualcosa di nuovo poteva portare alle scoperte più sorprendenti.
Oggi preparare lo zucchero filato in casa è diventata un’attività divertente e apprezzata sia dai grandi che dai piccini. Con pochi semplici ingredienti – acqua e zucchero semolato – ed eventualmente una macchinetta dedicata o seguendo metodi artigianali, si può ricreare la magia dello zucchero filato senza dover attendere il prossimo giro sulle giostre.
Nonostante il suo aspetto etereo e leggero possa ingannare sul fronte calorico, bisogna ricordarsi che stiamo pur sempre parlando di zucchero puro; tuttavia con circa 55 kcal per porzione da 14 grammi si può concedere uno sfizio senza troppi sensi di colpa.
La diffusione dello zucchero filato pronto all’uso ha sicuramente contribuito ad aumentarne il consumo anche fuori dal contesto delle feste popolari o degli eventi speciali. È diventato simbolo non solo della gioia istantanea ma anche della capacità umana di trasformare gli ingredienti più semplici in qualcosa capace d’incantare i sensi.
Riflettendo sulla sua origine curiosa ed emblematica allo stesso tempo – quella combinazione improbabile tra odontoiatria e arte culinaria – lo rende ancora più speciale ai nostri occhi. Chi avrebbe mai pensato che sarebbe stato proprio un dentista ad arricchire il mondo dei dolci con questa soffice tentazione? La storia dello zucchero filato ci dimostra come spesso le scoperte più incredibili nascano dalle collaborazioni più impensabili.