L’ipotesi di un rimpasto con Salvini al Viminale, Vincenzo De Luca in Campania e il terzo mandato, posti vacanti al Ministero: di cosa si occuperà il governo nei primi mesi del 2024.
Diffuse, smentite, poi di nuovo rimbalzate: le voci di un probabile rimpasto nel governo irrompono negli ultimi giorni del 2024. I lavori per lo sprint finale verso l’approvazione della Manovra economica hanno distolto l’attenzione da questo e altri argomenti, che sono rimandati a gennaio. Tra questi, la questione del terzo mandato e i posti rimasti vacanti ai Ministeri.
Tra Matteo Salvini che punta al ritorno al Ministero dell’Interno, il caso De Luca e la legge sul terzo mandato approvata in Campania, che va impugnata entro il 9 gennaio. Il nuovo commissario per la ricostruzione in Emilia Romagna e le modifiche da fare tra i sottosegretari. Il 2025 si preannuncia molto impegnativo per la premier Giorgia Meloni.
Dopo l’assoluzione nel processo Open Arms, il leader della Lega che attualmente ricopre i ruoli di vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, non ha mai nascosto la voglia di tornare al Viminale.
Tutti i big del governo concordano sul fatto che Matteo Piantedosi sia un ottimo ministro dell’Interno e per adesso (ufficialmente) escludono l’ipotesi di un rimpasto. A porre fine ai rumors ci ha pensato Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, braccio destro della premier. “Non c’è preclusione su nulla, ma di rimpasto non si è mai parlato – ha dichiarato – Il rimpasto si fa quando l’attività del governo ne trarrebbe giovamento, ma ad oggi non mi sembra che ci sia questa esigenza”.
Il rumors della clausola “anti-rimpasto”
In queste ore sta circolando la notizia di una presunta clausola anti-rimpasto, che vincolerebbe i partiti di maggioranza a non cambiare le caselle di governo. E che impedirebbe ai ministri di ricoprire incarichi già svolti in passato.
Se questo fosse vero, a gennaio 2025 Matteo Salvini dovrà fare ricorso a tutte le sue doti “diplomatiche” per trovare una strada verso il Viminale. Ma di questa clausola, “non se n’è mai parlato”, ha spiegato Fazzolari, convinto che come Piantedosi, anche il leader della Lega “farebbe bene” al Viminale, anche se un rimpasto al momento è fuori dal dibattito.
Intercettato dai cronisti fuori da Palazzo Madama, Matteo Salvini ha detto: “Siamo tutti nelle mani del buon Dio. Il ministro dell’Interno l’ho fatto, e penso discretamente”.
L’assoluzione nel processo Open Arms “toglie le scuse soprattutto alla sinistra che diceva che non potevo occuparmi di immigrazione perché sotto processo”. Pare che un dialogo sul ritorno al Viminale non sia ancora avviato: “Ragioneremo sia con Giorgia e con Piantedosi”. Ma se avesse parlato con la premier “non l’avrei detto a voi”, ha dichiarato Salvini ai cronisti.
Terzo mandato, il caso De Luca in Campania
Ma passiamo al governatore Vincenzo De Luca. La legge sul terzo mandato approvata in Campania va impugnata entro il 9 gennaio. Sarà il ministro delle Autonomie Roberto Calderoli decidere sul ricorso alla Corte Costituzionale che il governo potrebbe presentare nelle prime settimane del 2025.
La legge regionale ha aperto la strada per il terzo mandato. Il Ministero dell’Interno ha inviato una serie di rilievi sul testo, nella parte che prevede le dimissioni per i sindaci che vogliono candidarsi al consiglio regionale.
Tra le prime grane di Meloni nel 2025 c’è anche la squadra dei sottosegretari. Le caselle da riempire sono al Ministero dell’Università, dopo che Augusta Montaruli ha lasciato per la condanna definitiva per peculato.
Un altro posto vacante si trova al Ministero della Cultura, dopo l’addio di Vittorio Sgarbi e al Dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dopo che il viceministro Galeazzo Bignami è diventato capogruppo a Montecitorio di Fratelli d’Italia. Quest’ultima casella sembra l’unica certa al momento: verrà sicuramente riempita da un altro componente del partito di Giorgia Meloni.