Kazakistan e Corea del Sud: i disastri aerei delle ultime settimane e la paura di volare. Cos’è e come si affronta l’aerofobia.
Prima la tragedia in Kazakistan nel giorno di Natale, poi quella di oggi, domenica 29 dicembre, in Corea del Sud. Gli incidenti aerei diffondono tra le persone la paura di volare.
In quattro giorni due incidenti aerei. Prima il caso del volo Azerbaijan Airlines 8243 diretto in Russia, Cecenia. Il 25 dicembre il veivolo è precipitato vicino all’aeroporto di Aktan, in Kazakistan, con 68 passeggeri e 5 componenti dell’equipaggio a bordo. 38 persone sono morte, compresi i piloti e l’assistente di volo, e altre 29, tra cui 3 bambini, sono sopravvissute riportando ferite di varia entità.
L’incidente è avvenuto nello spazio aereo russo mentre droni ucraini stavano attaccando Grozny e le difese aeree russe erano state attivate per respingerli. Il presidente russo Vladimir Putin si è scusato con il suo omologo azero Ilham Aliyev per il “tragico incidente” avvenuto nel giorno di Natale.
Poi c’è la tragedia di oggi, domenica 29 dicembre. Il bilancio delle vittime continua a salire (nel momento in cui si scrive sono 163), dopo che un aereo della compagnia aerea low cost Jeju Air ha preso fuoco dopo un’avaria nel carrello di atterraggio all’aeroporto di Muan, in Corea del Sud. Tra le possibili cause, oltre al guasto tecnico, anche lo scontro con uno stormo di uccelli, combinato con condizioni meteorologiche avverse.
In tutto il 2024 sono almeno 13 gli incidenti aerei che si sono verificati in tutto il mondo. Il bilancio peggiore arriva dal Brasile, dove i morti sono 138. Un vero e proprio record: il doppio rispetto al 2023 e quasi il triplo rispetto al 2022.
Disastri come questi diffondono tra le persone la paura di volare, anche nota come aerofobia. Si tratta di una forma di ansia che colpisce molte persone in tutto il mondo. Secondo DOXA, in Italia almeno una persona su due ne soffre, anche in forma lieve.
Si tratta di una fobia irrazionale, perché non è associata a un pericolo reale. Se da un lato è vero che gli incidenti aerei ultimamente si sono verificati in maniera frequente, è anche vero che statisticamente i voli sono più sicuri dei viaggi in auto.
Le cause più comuni dell’aerofobia possono derivare da esperienze negative durante un viaggio in aereo, come una turbolenza. Oppure dalla sensazione di non avere il controllo dell’ambiente circostante e della situazione. O anche, come già scritto, dalle notizie di altri incidenti aerei.
Tra i sintomi della paura di volare ci sono vomito, diarrea, sudorazione, tachicardia, vertigini, mal di testa, e molti altri simili. Tuttavia stare in questo stato può risultare un limite per chi vorrebbe viaggiare ma non può.
Alcune persone riescono a superare da soli la paura di volare. Negli altri casi invece, è meglio rivolgersi a un esperto di fobie.
Prima di parlare con uno psicologo, si può provare a informarsi su come funzionano gli aerei: conoscerne il meccanismo può ridurre l’ansia di perdere il controllo. In altri casi si può evitare di guardare film che narrano disastri aerei, leggere libri sul tema. Ma soprattutto, non ignorare la paura: se non passa, ci sono altri mezzi per viaggiare!