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Maati Moubakir: chi era il 17enne ucciso con 5 coltellate a Campi Bisenzio al culmine di una lite tra giovani

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Giovanna Sorrentino

Maati Moubakir, ucciso con cinque coltellate a Campi Bisenzio al culmine di una lite tra uno o più gruppi di giovani. Cosa sappiamo di lui e di com’è morto. 

Non ha fatto in tempo a compiere diciotto anni Maati Moubakir: la sua vita è stata spezzata da cinque coltellate, probabilmente al termine di una lite in strada. E forse, a togliergli il futuro potrebbero essere stati proprio i suoi coetanei. Secondo gli investigatori sono coinvolti uno o più gruppi di ragazzi.

Com’è morto Maati Moubakir, il 17enne con la passione per il calcio (Ansa Foto) – notizie.com

Maati Moubakir era figlio di un cittadino italiano di origine magrebina e di madre italiana nata e cresciuta a Certaldo. Aveva anche una sorella minore e frequentava alcuni corsi di formazione a Poggibonsi per l’avviamento al lavoro. In passato aveva giocato nelle giovanili del Certaldo e del Gambassi Terme.

Non abitava a Campi Bisenzio, dov’è stato trovato cadavere intorno alle 5.30 di questa mattina, domenica 29 novembre. Il giovane viveva a Certaldo, in provincia di Firenze, ed era nato a Poggibonsi. I genitori risultano separati. Maati Moubakir aveva studiato all’Istituto Ferraris Brunelleschi di Empoli, ma non ha conseguito il diploma.

Aveva molta voglia di lavorare ed è per questo che aveva abbandonato anche il calcio, la sua più grande passione. Aveva giocato nel Montesperoli, nella Certaldese e nel Gambassi, ma aveva deciso di lasciare gli allenamenti.

Com’è morto Maati Moubakir, il 17enne con la passione per il calcio

Maati Moubakir è morto dopo essere stato colpito da cinque coltellate, forse al culmine di una rissa in strada. Secondo i carabinieri, che indagano sulla vicenda coordinati dalla Procura di Firenze, nella tragedia sono coinvolti uno o più gruppi di adolescenti.

Il suo corpo è stato rinvenuto in via dei Tintori da un corriere che stava consegnando un pacco. Era riverso a terra in una pozza di sangue. Anche altre persone hanno avvisato il 118, compresi i dipendenti di un supermercato poco lontano. Sul posto sono intervenuti i carabinieri e l’ambulanza della Misericordia di Campi e dalla Pubblica Assistenza di Signa. Nonostante l’arrivo tempestivo dei sanitari, per lui non c’è stato nulla da fare: era già morto.

Dalle indagini-lampo dei carabinieri è emerso che nella lite è coinvolto un gruppo di ragazzi. Acquisiti i filmati delle telecamere di sorveglianza della zona, con l’intento di ricostruire la dinamica del fatto, ma anche di trovare i protagonisti della tragedia. Poco lontano dal luogo dell’omicidio si trova l’ingresso di un supermercato.

I militari dell’Arma hanno anche interrogato alcuni coetanei, che però hanno dichiarato di non aver visto nulla. Secondo le prime ipotesi, il giovane potrebbe essere morto al culmine di una lite in strada. Non è escluso che Maati Moubakir  sia arrivato già ferito in via Tintori. 

La pista della notte in discoteca

Gli investigatori stanno effettuando accertamenti anche per capire se la vittima la notte scorsa abbia partecipato a una festa in discoteca vicino via Tintori, dov’era stata organizzata una serata per i ragazzi.

Nel corso delle indagini sta emergendo che alcuni residenti hanno lamentato schiamazzi e gente in strada durante le feste dedicate ai più giovani. L’assessore alla polizia municipale di Campi Daniele Matteini ha riferito che all’orario in cui il ragazzo è stato soccorso, il locale era già chiuso.

La morte di un ragazzo di appena diciassette anni, accoltellato da ignoti, ci lascia attoniti e profondamente addolorati. Esprimo il mio più sincero cordoglio e la mia vicinanza alla famiglia della giovane vittima, che in questo momento sta affrontando un dolore indescrivibile. Desidero rassicurare i cittadini che le forze dell’ordine, con le quali siamo in contatto, sono già al lavoro per fare piena luce su quanto accaduto”. Così, in una nota, il sindaco di Campi Bisenzio Andrea Tagliaferri.

Le indagini sono in corso e confidiamo che i responsabili di questo atto così brutale vengano individuati e consegnati alla giustizia al più presto. Tuttavia, è un segnale d’allarme che non possiamo ignorare. Come amministrazione comunale, ci impegneremo ancora di più per prevenire questi fatti isolati e prenderemo qualsiasi provvedimento che potremo prendere per garantire la sicurezza di tutti, come già fatto. Invito però tutti ad evitare conclusioni affrettate, a generalizzare e a mantenere la calma per collaborare con le autorità, fornendo ogni possibile informazione utile”.

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Giovanna Sorrentino