Perché di inverno mangiamo di più? Andiamo a scoprire cosa dice òa scienza circa l’aumento dell’appetito invernale.
Con l’arrivo dell’inverno, molti di noi avvertono un aumento dell’appetito e una maggiore propensione a consumare cibi calorici. Questo fenomeno, lungi dall’essere un semplice capriccio o una debolezza personale, ha radici profonde nella biologia umana e animale, oltre che in fattori psicologici e culturali.
Recentemente, studi condotti dal team di ricercatori dello Scripps Research Institute hanno gettato luce su uno specifico meccanismo cerebrale che spiega perché tendiamo a mangiare di più durante i mesi freddi. Al centro di questo meccanismo vi è il nucleo xifoideo (Xi) del talamo mediale. I neuroni XiCIEC presenti in questa regione cerebrale sono stati identificati come cruciali nel regolare il nostro comportamento alimentare in risposta al freddo.
Gli esperimenti condotti su topolini esposti a temperature basse hanno mostrato che questi animali aumentano gradualmente il loro consumo di cibo. L’attività del nucleo Xi cresce poco prima che i topolini comincino a mangiare più abbondantemente, suggerendo un ruolo preparatorio del cervello nell’affrontare le necessità energetiche maggiorate causate dal freddo.
Questa scoperta è stata possibile grazie all’utilizzo delle tecniche avanzate come l’imaging cerebrale e la manipolazione dei circuiti neuronali tramite optogenetica e chemogenetica. Queste metodologie hanno permesso ai ricercatori non solo di osservare l’attivazione del nucleo Xi ma anche di dimostrare come la sua stimolazione aumenta la ricerca di cibo nei topolini, mentre la sua inibizione riduce tale comportamento.
Il nucleo Xi funziona quindi come un vero e proprio “interruttore” che si attiva dopo periodi prolungati al freddo (circa 6 ore a 4 °C), quando il corpo ha accumulato una significativa esigenza metabolica. La sua attivazione permette al corpo non solo di bilanciare la conservazione dell’energia ma anche di incentivare la ricerca attiva del cibo per compensare il dispendio energetico maggiore dovuto alla termoregolazione.
Aumento dell’appetito in inverno, contano anche fattori psicologici e culturali
Oltre ai fattori biologici legati alla termoregolazione, vi sono elementi psicologici e culturali che influenzano il nostro aumento dell’appetito durante l’inverno. Il minor tempo trascorso all’esterno e la ridotta esposizione alla luce solare possono influenzare negativamente il nostro umore, portandoci a cercare conforto nel cibo. Inoltre, le tradizioni culinarie legate alle festività invernali promuovono spesso pasticcini calorici ed abbondanti pasticciamenti familiari o socialmente condivisi.
Queste scoperte ci offrono una visione complessa delle ragioni per cui tendiamo ad avere più fame durante i mesi freddi: un intreccio tra necessità biologiche innate ed adattamenti psicologici e culturali.