Era stato arrestato in Egitto lo scorso 9 novembre: Elanain Sharif, 44 enne italo-egiziano, è stato prosciolto da ogni accusa.
Il Tribunale de Il Cairo lo ha assolto in primo grado dalle contestazioni che lo avevano portato in carcere non appena atterrato con la madre in Egitto. Sharif dovrebbe essere rilasciato domani, ma probabilmente non potrà subito lasciare Il Cairo.
L’attesa è per un possibile ricorso in appello. Madre e figlio incontreranno comunque il console italiano, che li ha convocati per il 2 gennaio 2025. Sharif vive a Terni, la madre a Foligno, in provincia di Perugia. Il 44enne italo-egiziano è stato arrestato in Egitto lo scorso 9 novembre. La sentenza di primo grado pronunciata dal Tribunale egiziano ha prosciolto Sharif dai capi d’imputazione per incitamento al vizio, uso di internet per commettere un reato e attentato ai principi della moralità della famiglia egiziana.
Si tratta di reati previsti dall’ordinamento giuridico egiziano e legati alla sua precedente attività di attore hard, terminata alcuni anni fa. La conferma è giunta dall’avvocato Alessandro Russo, del foro di Spoleto, che assiste la madre di Sharif e che ha collaborato con la Farnesina, attraverso il Consolato italiano al Cairo, e con il legale egiziano che lo ha rappresentato al processo. È probabile che il procuratore presenterà appello alla sentenza.
L’avvocato Russo: “Entro domani dovrebbero rimetterlo in libertà”
“Entro domani sera – ha spiegato Russo – dovrebbero rimetterlo in libertà. Anche se non sappiamo se dovrà comunque rimanere in Egitto in attesa di un eventuale appello”. Il proscioglimento di Sharif, che da alcuni anni vive a Londra dove è manager in un ristorante, “è un successo del coordinamento dell’operato tra Italia ed Egitto. Un lavoro congiunto che per ora ha portato a questo risultato in attesa dell’eventuale ricorso“, ha aggiunto il legale.
Elanain Sharif era arrivato il 9 novembre a Il Cairo con la mamma ed è stato fermato dalle autorità che lo hanno trattenuto a lungo negli uffici. La madre l’ha poi visto uscire con le manette ai polsi. Al suo arrivo gli è stato sequestrato il passaporto italiano e le procedure di arresto sono state effettuate utilizzando quello egiziano. Sharif, secondo i familiari, sarebbe rimasto detenuto in condizioni disumane, in un carcere dove poteva stendersi solo mezz’ora al giorno senza poter dormire. La mamma lo ha potuto vedere una sola volta.
