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Economia

Affitti a breve termine, cosa sono i codici Cir e Cin: come ottenerli. Obiettivo: migliorare la trasparenza

Published by
Matteo Fantozzi

Se hai deciso di destinare un tuo appartamento ad affitto a breve termine hai bisogno sia del Cir e del Cin. Ma cosa significa e come si ottengono?

All’interno delle questioni economiche legate agli immobili ci sono diverse precisazioni da fare e sicuramente quella su questi due codici è di fondamentale importanza.

Affitti a breve termine, cosa sono i codici Cir e Cin: come ottenerli (Notizie.com)

Per prima cosa vogliamo spiegare nel dettaglio cosa si intende per “affitto a breve termine”, anche se lo si può capire già dalla sua denominazione. Si intende un contratto di locazione a uso abitativo per una durata che non sia superiore ai 30 giorni e che sia stipulato da persone fisiche al di fuori di quelli che sono invece locali commerciali.

Nel 2024 questo tipo di contratto ha subìto una variazione per quanto riguarda la cedolare secca, passando dal precedente 21% all’attuale 26%. La prima percentuale di tassazione viene applicata solo a un singolo immobile, mentre l’altra sui successivi. In questo tipo di accordo la gestione delle utenze di luce e gas, magari anche di wifi e tv satellitare, è a carico del proprietario dell’immobile che andrà a inserire tutto all’interno del benefit economico a suo favore.

Affitti a breve termine, tutto su Cin e Cir

Per quanto riguarda gli affitti a breve termine è importante familiarizzare con le sigle Cin e Cir che vi torneranno sicuramente utili. Si tratta del Codice identificativo regionale e del Codice identificativo nazionale. Il loro scopo è quello di andare a migliorare la trasparenza dell’offerta turistica.

L’obiettivo è anche quello di andare contro l’ospitalità irregolare per garantire rispetto delle normative su igiene, servizi e anche sicurezza. Le autorità locali, tramite questi codici, potranno monitorare le attività delle strutture e poi raccogliere dei dati utilizzi a fine di controllo statistico e anche fiscale.

Affitti a breve termine, tutto su Cin e Cir (Notizie.com)

Partiamo dal Cir, un codice alfanumerico che tutte le regioni adottano al fine di andare a identificare, le strutture, in maniera univoca. Solitamente si compone dal codice Istat, un codice che va a identificare la tipologia di struttura e un numero progressivo. Non esiste una procedura unica per averlo, ma bisogna fare affidamento alla struttura dove si svolgerà l’affitto a breve termine.

Passiamo al Cin che è gestito a livello locale e si ottiene alla regione, un’identificativo di struttura a livello nazionale. Sebbene quest’ultimo non era prima obbligatorio, lo sarà da domani il 1 gennaio del 2025 e dovrà essere esposto all’esterno dell’immobile e su tutti gli annunci pubblicitari con cui proveremo ad affittarlo.

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Matteo Fantozzi