Migranti, il 2025 comincia in tragedia. Emergency: “Sì ai programmi di sviluppo, stop alla propaganda dei centri in Albania”

A poche ore dalla fine dell’anno, una piccola imbarcazione è affondata al largo delle coste di Lampedusa. Circa 20 persone sono disperse, tra cui donne e bambini.

Tra i 7 sopravvissuti c’è un bambino di 8 anni, la cui madre è tra i dispersi. L’imbarcazione sarebbe affondata mentre si avvicinava alla costa. La tragedia arriva solo poche settimane dopo che un altro incidente al largo dell’isola ha lasciato una bambina di 11 anni come unica sopravvissuta.

Migranti Lampedusa
Migranti, il 2025 comincia in tragedia. Emergency: “Sì ai programmi di sviluppo, stop alla propaganda dei centri in Albania” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Da gennaio sono stati registrati oltre 66.300 arrivi, una diminuzione del 58% rispetto al 2023. Sono 2.780 le persone sbarcate sulle coste italiane nel mese di dicembre 2024. Da inizio anno, le nazionalità di origine prevalenti sono state: Bangladesh (21%), Siria (19%), Tunisia (12%), Egitto (6%), Guinea (5%), Pakistan (5%), Sudan (3%), Eritrea (3%), Mali (3%) e Gambia (2%). I dati provengono dall’Unhcr, l’Agenzia Onu per i rifugiati.

E ancora: due barconi si sono invece ribaltati al largo delle isole Kerkennah, davanti alla regione di Sfax, in Tunisia, causando la morte di almeno 27 persone. Le unità di soccorso hanno messo in salvo 83 persone. Numeri e statistiche che restituiscono un quadro devastante per il mar Mediterraneo. Abbiamo analizzato la situazione attuale con Davide Giacomino, advocacy officer di Emergency.

Giacomino (Emergency) in esclusiva per Notizie.com: “Il Mediterraneo centrale è una rotte migratorie più pericolose al mondo”

Purtroppo il 2025 è iniziato nello stesso modo in cui è finito il 2024, con una serie di tragedie. – ha detto Giacomino in esclusiva per Notizie.com – Il 31 dicembre la guardia di finanza ha soccorso 7 persone sopravvissute ad un naufragio avvenuto a poche miglia dalle coste di Lampedusa. Tra i sopravvissuti un bimbo di 8 anni. Poche ore dopo le autorità tunisine hanno recuperato decine di corpi per il naufragio di alcune imbarcazioni. Ma in generale il 2024 è stato segnato da numerosi naufragi nel Mediterraneo. È una delle rotte migratorie più pericolose al mondo“.

Emergency ha sottolineato il dramma riguardante i minori. L’organizzazione umanitaria in due anni ha salvato 2451 persone, tra cui 400 tra ragazzi e bambini, accompagnati e non. “I minori sono i soggetti più vulnerabili che possono aver subito dei traumi durante i lunghi viaggi. – ha continuato Giacomino – Per questo hanno diritto nel minor tempo possibile ad accedere a servizi essenziali tra cui il supporto psicologico. Ora non è possibile assicurare questi servizi a causa delle politiche migratorie del governo italiano e per la pratica di assegnazione dei porti distanti”.

Emergency ha quindi chiesto con forza il riconoscimento del ruolo salvavita delle ong. Nonché si abbandonare qualsiasi pratica di criminalizzazione contro le ong e le persone in movimento. “Bisogna interrompere qualsiasi azione di supporto alla guardia costiera libica e tunisina, responsabili di intercettazioni e respingimenti. – ha concluso l’advocacy officer di EmergencyNon è possibile considerare questi Paesi come sicuri, è stato accertato a livello internazionale che vengono violati i diritti umani. È necessario ampliare le vie di accesso verso Italia ed Europa investendo in programmi di aiuto allo sviluppo, piuttosto che spendere centinaia di milioni di euro in progetti di pura propaganda politica come i centri in Albania”.

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