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Economia

Affitto: quanto può chiederti di anticipo il proprietario, il limite per legge

Published by
Paola Saija

Quanto si può chiedere di anticipo a chi sceglie di affittare la casa? Scopriamo cosa dice la legge in merito. Tutti i dettagli.

Chi cerca una casa in affitto, lo sa bene si ritrova ad avere a che fare con una sempre crescente richiesta di canoni in affitto in anticipo. Sappiamo che la cifra versata è un modo per i locatori di tutelarsi, ma attenzione questo pagamento crea molti dubbi, dunque, oggi andremo a vedere cosa dice la legge in merito alla caparra.

Affitto: quanto può chiederti di anticipo il proprietario, il limite per legge (Notizie.com)

Se da un lato si trovano gli inquilini che vorrebbero in qualche modo abbassare i costi dall’altra parte troviamo gli affittuari che vorrebbero “difendersi” e avere garanzie solide. Nello specifico, però, è bene sottolineare che la legge è molto chiara sul punto.

L’anticipo sulle case in affitto, cosa c’è da sapere?

Il proprietario dell’abitazione concessa in locazione ha tutto il dovere di tutelare i propri interessi. Tornando al focus è bene precisare che il locatore può chiedere in anticipo il canone di locazione, ma attenzione questo deve avvenire solo a scopo precauzionale. Per intenderci può esservi richiesta di uno o più canoni d’affitto per stipulare il contratto di locazione.

L’anticipo sulle case in affitto, cosa c’è da sapere? (Notizie.com)

Ovviamente chi si trova a dover versare la cifra è libero di non accettare e, dunque, non procederà firmando il contratto. In alternativa, però, potrebbe fare delle offerte, ma la scelta finale toccherà all’affittuario. Attenzione, però, per quel che riguarda il pagamento anticipato della mensilità è bene tenere in conto ciò che è riportato sul contratto. In genere, però, si procede di fissare un giorno.

Tornando, però, alla questione centrale: quanto si può chiedere d’anticipo? In primis è bene sottolineare che l’anticipo dell’affitto non può essere considerato come importo aggiuntivo, il motivo? Dovrà essere scalato dai canoni dovuti. Anche in questo caso le due parti potrebbero trovare un accordo non facendo versare le ultime rate della locazione all’inquilino o, in alternativa, procedendo con la restituzione della somma. Come abbiamo già detto, in questo modo chi possiede la casa avrà modo di tutelarsi.

Passiamo adesso all’aspetto che riguarda l’importo, infatti, è bene sapere che la legge vieta la richiesta di più di 3 mensilità in anticipo. Attenzione, però, la Cassazione sostiene che il limite non dovrebbe essere applicato all’affitto a canone libero, il motivo? La libertà delle parti coinvolte nel contratto a canone libero. In sintesi, si potrebbe dire che l’anticipo pari o inferiore a 3 mesi del canone d’affitto è sempre legittimo, ma in questo contesto sembra esserlo anche quello superiore. La Cassazione fa, dunque, leva sull’assenza di prescrizioni specifiche, dato che la legge si riferisce, appunto, al deposito cauzionale.

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Paola Saija