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Cronaca

Chi è Luciano Masini, il comandante dei carabinieri che ha sparato e ucciso un 23enne che aveva accoltellato diverse persone in strada

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Francesco Ferrigno

Dalla sera di Capodanno non si placano le polemiche su quanto avvenuto a Verucchio, non lontano da Rimini, dove un carabiniere ha sparato e ucciso un 23enne.

Il giovane si era reso autore di diverse aggressioni con coltello in strada. La Procura della Repubblica di Rimini ha aperto un fascicolo sull’episodio. Il comandante della stazione dei Carabinieri di Verucchio Luciano Masini è stato iscritto nel registro degli indagati.

Chi è Luciano Masini, il comandante dei carabinieri che ha sparato e ucciso un 23enne che aveva accoltellato diverse persone in strada (ANSA FOTO) – Notizie.com

Sono due al momento le ipotesi di reato: eccesso di difesa e uso illegittimo delle armi. La vittima è il 23enne egiziano Muhammad Abdallah Abd Hamid Sitta. Il ragazzo era arrivato in Italia da irregolare due anni fa ed aveva ottenuto lo status di rifugiato in quanto perseguitato nel proprio Paese. Le indagini e gli approfondimenti sono ancora in corso. Ci vorrà del tempo per ricostruire tutta la dinamica. L’opinione pubblica al momento è divisa. Una parte si è schierata in difesa di Masini, tanto che nella serata di ieri è stato organizzato un sit-in per mostrare vicinanza al militare.

Luciano Masini ha 55 anni, è un carabiniere esperto in servizio da circa 35 anni. In passato è stato anche istruttore di tiro. A difenderlo è l’avvocato Tommaso Borghesi. Tramite il suo legale, il comandante ha rilasciato alcune dichiarazioni a Il Resto del Carlino: “Ho fatto il mio dovere. Tutelando la mia comunità e il luogo dove vivo”. Secondo Borghesi “la condotta dell’egiziano è stata già configurata dalla procura entro il reato di tentato omicidio plurimo. Si trattava di un soggetto altamente pericoloso e dall’intento omicidiario”.

Le prime ricostruzioni della dinamica

Stando alle prime ricostruzioni Sitta, intorno alle ore 22 e 30 del 31 dicembre, ha accoltellato in strada quattro persone con un coltello da cucina di oltre 20 centimetri. Il primo ad essere aggredito è stato un 18enne che stava acquistando sigarette a un distributore automatico in via Marecchiese. Il giovane, ferito alle spalle, è stato raggiunto da amici e soccorso. I ragazzi hanno cominciato a scappare inseguiti dal feritore che, tornato sui suoi passi, avrebbe aggredito anche una coppia d’anziani e una ragazza. Le persone aggredite sono state soccorse dai sanitari del 118. Al momento dell’aggressione il giovane In tasca aveva un Corano.

Tre dei feriti sono stati portati all’ospedale Bufalini di Cesena, un altro all’ospedale Infermi di Rimini. Nessuno risulta in pericolo di vita. Non è chiaro perché il cittadino egiziano abbia iniziato a colpire. All’arrivo della pattuglia dei carabinieri, intervenuti sul posto per fare fronte alla situazione e cercare di fermare l’uomo, uno dei militari avrebbe esploso un colpo di avvertimento in aria. Poi, continuando il nordafricano ad avvicinarsi verso di lui in maniera minacciosa e brandendo il coltello, sarebbe stato esploso il colpo fatale.

Le prime ricostruzioni della dinamica (ANSA FOTO) – Notizie.com

Ci seguiva con il coltello in mano, ha colpito un mio amico alla pancia e un altro al fianco. – ha raccontato un 18enneNoi scappavamo e lui dietro che ci inseguiva. Siamo corsi verso la piazza ma poi abbiamo attraversato la strada per tornare indietro non volevamo che ci seguisse tra la folla, sarebbe stato un disastro. Il primo ad essere accoltellato è stato un nostro amico. Era al distributore delle sigarette, verso le 22 e 30, e noi altri eravamo tutti insieme in una casa di un altro ragazzo per il cenone. Ci ha chiamato un amico e ci ha detto cosa era successo, allora siamo scesi in strada per aiutarlo e il tipo ha cominciato ad inseguirci”.

Circa un’ora più tardi, non molto prima della mezzanotte, Sitta sarebbe tornato nel luogo dell’agguato e avrebbe accoltellato altre tre persone: una coppia di anziani e una giovane ragazza. Sull’iscrizione nel registro degli indagati di Luciano Masini, la procuratrice capo Elisabetta Melotti ha fatto sapere che si tratta di un atto dovuto, anche allo scopo di dare la possibilità al militare di nominare un difensore e di poter eseguire l’autopsia sul corpo dell’egiziano, che dovrebbe essere effettuata oggi. L’esame è stato affidato alla dottoressa Donatella Fedeli. La Procura nominerà anche un consulente balistico per stabilire la dinamica di quanto accaduto.

La pistola è sotto sequestro: nel caricatore 3 proiettili

Dopo l’accoglimento della richiesta di protezione internazionale, il 23enne era stato aiutato da una cooperativa sociale della zona, Il Millepiedi, a trovare un appartamento che condivideva con altri ragazzi. Stava cercando un impiego stabile dopo avere fatto lavori saltuari anche come muratore. In casa sono stati trovati dei farmaci ma non si sa se fossero suoi. L’aggressione sarebbe inoltre stata ripresa in un video. Nelle immagini, al vaglio degli inquirenti, si sentirebbe il giovane urlare frasi in arabo e si vedrebbero i primi colpi esplosi da Masini.

Il carabiniere ha poi consegnato l’arma di servizio agli altri colleghi intervenuti. La pistola è sotto sequestro. Nel caricatore vi sono 3 proiettili. I colpi che si vedono e poi si sentono nel video sono 12. Gli ultimi, tra cui quello fatale, non sarebbero stati ripresi. Sempre secondo le prime indagini Sitta aveva già dato segni di squilibrio mentale e la cooperativa che lo seguiva aveva avuto delle segnalazioni da parte di vicini casa: “Suonava il campanello e poi si nascondeva”.

L’accaduto sta inevitabilmente provocando numerose polemiche politiche. “Onore al carabiniere. – ha detto il vicepresidente del Consiglio e Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Matteo SalviniEccesso di difesa? Non scherziamo, semmai quel carabiniere (come la stragrande maggioranza degli italiani) sta esercitando un eccesso di pazienza, arrivando poi ad una sacrosanta legittima difesa“.

Il vicepremier Salvini: “Onore al carabiniere”

Quello che è successo ha sconvolto praticamente tutti. – ha commentato Lara Gobbi, sindaca di Verrucchio – È stata una cosa che ci ha lasciato veramente di stucco. Ormai non ho più neanche le parole: non era mai successa una cosa del genere qua. Adesso faranno le indagini, si cercherà di capire se c’è un perché. Il nostro pensiero va ai feriti”.

Il vicepremier Salvini: “Onore al carabiniere” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Oggi Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera ha annunciato che si recherà al comando provinciale dei carabinieri di Rimini e successivamente alla stazione di Verucchio “per esprimere apprezzamento e gratitudine”. “Siamo tutti dispiaciuti per quello che è successo – hanno detto gli organizzatori della manifestazione di ieri – ma saremmo stati molto più dispiaciuti se questa persona continuava a girare e ad accoltellare persone”.

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Francesco Ferrigno