Sono state molteplici nel 2024 le sfide affrontate dalla polizia postale, che in queste ore ha diffuso un report sulla sicurezza cibernetica nel nostro Paese.
Tra i focus su cui i poliziotti si sono concentrati negli ultimi mesi il contrasto al cyberterrorismo, la protezione delle infrastrutture critiche informatizzate strategiche, la lotta alla pedopornografia, al cyberbullismo e al revenge porn.
I dati del 2024 relativi alle attività del Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia online (Cncpo) mostrano un aumento complessivo di casi trattati e di operazioni di contrasto. Con un maggior numero di persone arrestate e di perquisizioni effettuate. Il Centro ha coordinato oltre 2.800 indagini, con circa 1.000 perquisizioni, 144 arresti e 1.028 denunce. Molte di queste indagini hanno riguardato la detenzione, lo scambio e la produzione di materiale pedopornografico, oltre all’adescamento online di minori.
L’attività di monitoraggio della rete ha portato all’analisi di oltre 42mila siti web, di cui 2.775 inseriti nella black list per contenuti pedopornografici. Con riferimento al cyberbullismo, rispetto al 2023 si è registrato un lieve aumento dei casi, oltre 300. L’analisi dei dati ha consentito di osservare come la fascia d’età più colpita sia quella 14-17 anni. Sebbene gli incrementi più significativi siano legati alle fasce d’età 0-9 e 10-13 anni.
Estorsioni sessuali in rete e diffusione non autorizzata di immagini o video intimi hanno colpito vittime anche minorenni
Estorsioni sessuali in rete e diffusione non autorizzata di immagini o video intimi hanno colpito vittime anche minorenni. L’analisi dei dati evidenzia che dal 2023 al 2024, i primi sono in diminuzione e i secondi in aumento. Nel corso dell’anno 2024 incisiva è stata l’attività della sezione operativa riguardo il contrasto ai reati contro la persona commessi attraverso l’utilizzo dei dispositivi informatici e i social network. Particolare attenzione è stata dedicata a tutte quelle forme di aggressione previste dal “codice rosso”.
In generale, i reati contro la persona perpetrati attraverso la rete sono in aumento. Tra questi, 1500 casi di sextortion, le cui vittime maggiorenni sono state principalmente uomini. E 264 casi di diffusione non consensuale di immagini o video intimi, prevalentemente nei confronti di donne. Tutto ciò ha portato alla denuncia di oltre 200 persone.
Elevata incidenza di attacchi ransomware e di Ddos
Per quanto riguarda la protezione delle infrastrutture, la polizia ha gestito circa 12mila attacchi informatici significativi. Diramati oltre 59mila alert per prevenire e contrastare attacchi ai sistemi informatizzati di interesse nazionale. Le metodologie criminali confermano un’elevata incidenza di attacchi ransomware e di Ddos diretti ad ampio spettro a infrastrutture pubbliche, nazionali e territoriali. Con particolare riferimento alle pubbliche amministrazioni locali, specie Comuni e Aziende Sanitarie, e verso aziende erogatrici di servizi essenziali in diversi settori: trasporti, finanze, sanità, telecomunicazioni.
Con riferimento al contrasto al cyberterrorismo, il costante monitoraggio della rete risulta essenziale per la precoce individuazione di minacce e per la corretta gestione dell’ordine e la sicurezza pubblica. In tale ambito, la polizia postale opera in costante raccordo con gli uffici specialistici della polizia di stato per prevenire fenomeni di radicalizzazione sul web e garantire quindi una completa analisi della minaccia estremista. Nel 2024 sono stati monitorati oltre 290mila siti web, dei quali 2.364 oscurati.