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Politica

Nordio può chiedere la revoca della misura cautelare per Abedini e riportare Cecilia Sala a casa: tutti gli scenari possibili

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Giovanna Sorrentino

La situazione è complicata e per questo i genitori di Cecilia Sala hanno chiesto ai giornalisti il silenzio stampa sulla detenzione della figlia. Il ruolo chiave di Carlo Nordio nella vicenda.

Dopo la riunione a Palazzo Chigi di ieri, giovedì 2 gennaio, con una nota ufficiale Elisabetta Verroni e Renato Sala, madre e padre della giornalista arrestata in Iran, si asterranno da commenti e dichiarazioni, almeno per un po’, sulla vicenda della figlia.

La situazione di nostra figlia Cecilia Sala, chiusa in una prigione di Teheran da sedici giorni, è complicata e molto preoccupante”. Comincia così una lettera nella quale i genitori della cronista di Chora Media e Il Foglio hanno chiesto ai colleghi della figlia il silenzio stampa. “Per provare a riportarla a casa il nostro governo si è mobilitato al massimo e ora sono necessari, oltre agli sforzi delle autorità italiane, anche riservatezza e discrezione”. 

Elisabetta e Renato hanno apprezzato l’affetto arrivato alla loro Cecilia alla notizia della detenzione nel carcere degli orrori di Evin: “In questi giorni abbiamo sentito l’affetto, l’attenzione e la solidarietà delle italiane e degli italiani e del mondo dell’informazione e siamo molto grati per tutto quello che si sta facendo”. 

Nordio può chiedere la revoca della misura cautelare per Abedini e riportare Cecilia Sala a casa: tutti gli scenari possibili (Ansa Foto) – notizie.com

Ma adesso la situazione è complicata: “La fase a cui siamo arrivati è, però, molto delicata e la sensazione è che il grande dibattito mediatico su ciò che si può o si dovrebbe fare rischi di allungare i tempi e di rendere più complicata e lontana una soluzione. Per questo abbiamo deciso di astenerci da commenti e dichiarazioni e ci appelliamo agli organi di informazione chiedendo il silenzio stampa. Saremo grati per il senso di responsabilità che ognuno vorrà mostrare accogliendo questa nostra richiesta“.

Intanto sul fronte giudiziario in Italia gli occhi sono tutti puntati sulla decisione della Corte di Appello di Milano che il 15 gennaio alle ore 9 è chiamata a decidere se concedere gli arresti domiciliari a Mohammad Abedini, l’imprenditore trentottenne fermato all’aeroporto di Malpensa dalla Digos su ordine degli Usa.

È detenuto nel carcere di Opera con l’accusa di aver violato le leggi americane sull’esportazione di componenti elettronici per droni in Iran. Su di lui si è già espresso il procuratore generale di Milano dando parere negativo alla richiesta degli arresti in casa. E gli Usa hanno ufficialmente chiesto l’estradizione.

Le sorti di Abedini e di Sala sono collegate, perché nel piano dell’Iran, la carcerazione della giornalista potrebbe finire solo se anche l’imprenditore tornerà a casa. Teheran ha anche intimato l’Italia di “non seguire la politica ostile degli Usa”, chiedendo il rilascio di Abedini.

Cosa può fare Nordio per il ritorno di Cecilia Sala

Prima del 15 gennaio, giorno in cui la Corte d’Appello dovrà prendere una decisione sui domiciliari per Abedini, Palazzo Chigi potrebbe prendere una decisione politica. All’articolo 718, il Codice di procedura penale prevede che il ministro della Giustizia può chiedere la revoca della misura cautelare. Carlo Nordio quindi, potrebbe avere l’ultima parola sull’arresto di Abedini ma in questo modo l’Italia potrebbe compromettere il suo rapporto con gli Usa.

Per questa ragione l’intervento del Guardasigilli dovrebbe arrivare anche prima dell’insediamento del presidente eletto Donald Trump, atteso per il 20 gennaio. Intanto sono in corso interlocuzioni sul caso tra Usa e Italia.

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano è chiamato a riferire al Copasir lunedì 6 gennaio, su richiesta delle opposizioni. L’incontro è atteso alle 14 nell’Aula del VI piano di Palazzo San Macuto. Paola Amadei, ambasciatrice italiana in Iran, ricevuta al Ministero degli Esteri di Teheran, ha rinnovato la richiesta del rilascio immediato di Cecilia Sala e che sia detenuta in condizioni dignitose.

Cosa può fare Nordio per il ritorno di Cecilia Sala (Ansa Foto) – notizie.com

“Valuteremo le motivazioni che verranno eventualmente date e su questa base, in tutta serenità, valuteremo altre chance” per ottenere gli arresti domiciliari. Sono le parole di Alfredo De Francesco, avvocato di Abedini, all’uscita da Opera dopo un colloquio con il suo assistito. “Verrà rispettata ogni decisione, anche se non condivisa”, ha aggiunto. Il legale ha fatto sapere che l’imprenditore ha chiesto di scrivere su un foglio il nome di Cecilia Sala perché “è molto commosso” e “su lei, oltre che su sé, pregherà molto in questi giorni”. Le sue parole nel video in testa a questo articolo.

Nel frattempo le trattative vanno avanti, l’opinione pubblica e la politica si mobilitano per riportare a casa Cecilia Sala. Lunedì 6 gennaio alle ore 11 è prevista una manifestazione davanti all’Ambasciata in via Nomentana 361 a Roma, organizzata dal Partito Radicale.Abbiamo piena fiducia nel lavoro che sta svolgendo la Farnesina con il ministro Antonio Tajani ed è proprio in quest’ottica che intendiamo supportare il lavoro prezioso che si sta svolgendo in queste ore”.

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Giovanna Sorrentino