Roma diventa “zona rossa”, ma cosa significa? Dalla stazione Termini al quartiere Esquilino scatta l’allarme con la massima attenzione.
Dopo Bologna, Firenze, Milano e Napoli tocca anche alla capitale che viene messa sotto la lente di ingrandimento.
L’inizio del Giubileo ha costretto ad alzare la guardia anche per l’enorme flusso di persone che entro pochi giorni si muoverà verso la capitale tra i soliti turisti e appunto i pellegrini. La disposizione è stata annunciata dal Viminale che ha sottolineato con una circolare l’ordinanza che vieta la presenza di soggetti pericolosi o con precedenti penali con la possibilità di andare a disporne l’allontanamento.
Un nome quello della “zona rossa” che rievoca i famosi colori dell’epoca in cui era protagonista la pandemia da Coronavirus e che rappresentano un allarme ma differente. Per questo compito è stata scelta una zona dove oltre alla stazione ferroviaria si trovano anche note piazze di spaccio e locali dove la movida va alta fino a tarda notte. In tutta la striscia in questione c’è sempre un’elevatissima concentrazione di persone.
Già negli ultimi anni in questa zona è stata aumentata la vigilanza con 198 operazioni straordinarie ad alto impatto con l’impegno anche di 14300 unità di Forze dell’ordine. Sono stati oltre 150mila i soggetti controllati con 504 arresti e 1579 denunce, 89 stranieri espulsi, 79 armi sequestrate. Controlli anche sulle auto, in totale oltre 20mila, e quasi 2mila esercizi pubblici ispezionati con individuazione di 138 lavoratori in nero.
Roma “zona rossa”, l’allarme in tutta Italia
Come già anticipato, Roma non è la prima città che si trova a fronteggiare una “zona rossa”. Si è partiti inizialmente da Firenze e Bologna con 14mila persone controllate e 105 allontanamenti.
A Milano, invece, la “zona rossa” è partita il 30 dicembre e andrà avanti per i prossimi tre mesi con particolare attenzione alle zone Duomo, Garibaldi, Darsena, Navigli, Stazione Centrale e Rogoredo.
A Napoli invece sono state messe sotto osservazione speciale dalle Forze dell’ordine Chiaia, Vomero e Decumani oltre alla Stazione Garibaldi.
Per Roma questo è un anno molto particolare, perché si celebra il Giubileo. Oltre alla solita quantità incredibile di turisti che si muovono si aggiungono i pellegrini legati a questa celebrazione religiosa. Si parla per il 2025, nelle previsioni, di un aumento degli arrivi dall’estero dai comuni 13 milioni a 35, dimensione che obbliga forzatamente a fare qualcosa per cercare di evitare che tra questi si possa aggirare anche qualche malintenzionato con altri obiettivi non di certo nobili.
