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Politica

Sansonetti: “Sì a indulto e amnistia. Alemanno in gabbia è un atto disumano”

Published by
Daniele Magliocchetti

Il direttore dell’Unità attacca l’enorme potere che hanno diversi magistrati e una giustizia che è totalmente da riformare

Come funziona la giustizia? Malissimo, basta pensare il potere che hanno i procuratori che è eccessivo, un potere abnorme, quello di arrestare in questo modo come è concepito…”.

Sansonetti: “Sì a indulto e amnistia. Alemanno in gabbia è un atto disumano” (ANSA) Notizie.com

Non la tocca piano il direttore dell’Unità Piero Sansonetti che è basito per tutto quello che sta accadendo da qualche anno a questa parte senza che nessuno o pochi facciano qualcosa per trovare un rimedio a una giustizia che cammina in maniera non tanto e solo indipendente ma spesso arbitraria, tanto che “non solo bisogna riformarla e ristrutturarla affinché funzioni per le persone per bene, senza accanirsi sulle persone come avviene adesso”.

E di esempi, secondo Sansonetti, ce ne sono diversi e ogni giorno  on fanno che aumentare: “Il carcere preventivo, per esempio, andrebbe abolito, ci sono almeno 30mila persone, coinvolte per questo credo che l’indulto e l’amnistia siano indispensabili anche e soprattutto dal punto di vista legale, si risolverebbero tante cose, come il tema del sovraffollamento delle carceri. A mio parere non c’è nessun altro strumento anzi, penso sia obbligatorio, per non parlare dell’amnistia, anche perché una volta abolita la pena è assurdo mantenere il processo“.

Il direttore dell’Unità si sofferma su quanto è avvenuto con il caso Alemanno, arrestato e condotto in carcere per aver violato le disposizioni del tribunale: “È stata una situazione allucinante, una soluzione burocratica folle, si prende uno che deve scontare un anno e 10 mesi, lo si sbatte in galera per non aver adempiuto a un fatto burocratico, una follia. Non so perché non abbia la condizionale anche perché siamo sotto i due anni, lo so che non è obbligatoria però non dare la condizionale a una persona che è stata assolta da quasi tutto e che ha subito una gogna mediatica, è qualcosa di imbarazzante per un paese civile e che si definisce democratico. L’arresto a capodanno? Un elemento di ulteriore sadismo”.

Sansonetti su Alemanno

E qui Sansonetti si concentra su quanto è accaduto e su quello che sta accadendo in questi giorni e sempre su Alemanno aggiunge: “Non ha senso la follia di tenere dentro una gabbia, perché di questo si tratta, non sono celle ma gabbie, per di più trattare così una persona che, con tutti gli errori che può aver commesso, sempre pochi rispetto a quello che gli hanno comminato, tra l’altro una persona che è stato anche Sindaco della capitale d’Italia, un ministro, gli fai una cosa simile, lo trovo dequalificante e imbarazzante. Puoi prendere questo tipo di decisione per una persona che è ritenuta pericolosa perché ha ucciso e può essere violenta e per difendere la collettività, lo metto in sicurezza e lo metto in prigione, ma così come quanto fatto e deciso per Alemanno è follia pura, non tanto accanimento, ma follia”.

Sansonetti su Alemanno (ANSA) Notizie.com

Nel nostro paese andrebbero riviste e rivisitate tante cose, soprattutto il metodo per Piero Sansonetti, non ci sono scuse o giustificazioni di alcun genere: “È una follia usare la prigione come pena, bisognerebbe trovare altre forme, persone messe in gabbia come punizione è fuori da ogni umanità, la prigione è una pena crudele e disumana, luoghi intollerabili, figuriamoci per Alemanno che non ha fatto nulla, per di più nel tempo e in quel momento del processo, accusato di essere mafioso, e così invece di chiedergli scusa lo mettono in prigione. Per cosa poi? Per aver chiesto notizie di un pagamento legittimo, che fosse Buzzi (imputato e condannato ndr) non c’entra nulla, andare in prigione per una cosa del genere è una roba da matti. Da matti”.

Infine l’infinito e sterminato potere dei magistrati, almeno per come sono concepiti e seguiti determinati processi su determinate persone e accuse che vengono rivolte, con tanti magistrati che sbagliano come tutte le persone ma alla fine non hanno alcuna responsabilità o quanto meno impercettibile rispetto magari a un danno causato a un innocente che potrebbe farsi, e succede, anni di galera per poi essere assolto: “Sono contro le pene per tutti e anche contro i magistrati, ma quanto meno bisogna impedire che facciano altri danni perché se devo essere giudicato da uno così che ha fatto errori clamorosi, tutti devono avere il diritto di poter dire: io non voglio essere giudicato da quel magistrato. Se un medico opera 5 persone e ne uccide 3, io vado da quel medico? Ma neanche per sogno, un magistrato se manda in prigione o fa condannare persone innocenti perché devo andarci? E poi, cosa importante di tutto, si deve ridurre al minimo il potere di un sostituto Procuratore che può fare arrestare chiunque e come vuole una persona, e non mi si venga a dire che è il gip che non fa altro che mettere un timbro. L’arresto preventivo deve essere quasi impossibile perché devo arrestare una persona si va bene, a patto che sia realmente pericolosa, ma Toti, per esempio, ma perché lo devi arrestare? Inquina le prove? Ma per favore sono 4 anni che lo intercetti? La statistica è imbarazzante e fa paura, vengono arrestare 3 persone al giorno che poi vengono dichiarate innocenti. Il potere di arrestare è un potere spropositato, un potere insensato”.

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Daniele Magliocchetti