Epifania, le parole di Papa Francesco a San Pietro: “Dio ci chiama a promuovere la cultura dell’accoglienza”.
“La stella, che in cielo offre a tutti la luce, ci ricorda che Dio, facendosi uomo, viene nel mondo per incontrare ogni uomo e ogni donna della Terra, a qualsiasi etnia, lingua e popolo appartenga”. 
Così, Papa Francesco, durante l’omelia nella Basilica di San Pietro, in occasione della messa per l’Epifania, celebrata con trentotto cardinali, trenta vescovi e duecento sacerdoti.
Dio “ci chiama a mettere al bando qualsiasi forma di selezione, di emarginazione e di scarto delle persone. E a promuovere, in noi e negli ambienti in cui viviamo, una forte cultura dell’accoglienza, in cui alle serrature della paura e del rifiuto, si preferiscano gli spazi aperti dell’incontro della condivisione e dell’integrazione”.
In occasione del 6 gennaio, ricordando la stella cometa e i re Magi, il Pontefice ha detto: “La stella sta in cielo per questo: non per restare lontana e irraggiungibile ma perché la sua luce sia visibile a tutti, raggiunga ogni casa e superi ogni barriera”.
La ricchezza sta nelle differenze, ha aggiunto. “I Magi testimoniano di essersi messi in cammino, dando una svolta alla loro vita, perché nel cielo hanno visto una luce nuova”. Il Papa ha ricordato come molti sovrani al tempo di Gesù si facevano chiamare stelle per sottolineare la loro importanza. Ma non è stata la loro luce a svelare ai Magi il miracolo del Natale.
Papa Francesco: “Il sogno di Dio è che l’umanità viva in pace”
“Il loro splendore artificiale e freddo, frutto di calcoli e giochi di potere, non è stato in grado di rispondere al bisogno di novità e di speranza di queste persone in ricerca”. Lo ha fatto invece, un’altra luce, quella divina, attraverso la Stella cometa.
La Stella “ci parla del sogno di Dio che tutta l’umanità, nella ricchezza delle sue differenze, giunga a formare una sola famiglia, e che viva concorde nella prosperità e nella pace”. 
Nel discorso del Papa anche il cammino è diventato un simbolo molto importante: “Nella Chiesa nessuno può mai dirsi arrivato. Tutti facciamo parte di un popolo in marcia, che cammina con umiltà giorno per giorno, sulle orme del Signore Gesù”.
