L’Inps ha comunicato un nuovo metodo più semplice per accedere al Libretto Famiglia, strumento utilizzato per la retribuzione delle prestazioni di lavoro occasionali e saltuarie.
Nel 2017 è stato introdotto il Libretto Famiglia Inps, strumento che ha come obiettivo quello di semplificare la retribuzione delle prestazioni di lavoro occasionali e saltuarie da parte di privati che non sono titolari di Partita Iva.
Il compenso, utilizzando tale strumento, può avvenire mediante titoli di pagamento con un valore stabilito (10 euro, comprensivo di contributi Inps) e solo per retribuire determinati piccoli lavori. Proprio in merito al Libretto Famiglia, l’Istituto di previdenza sociale ha diramato una comunicazione nei giorni scorsi annunciando delle novità importanti per chi ha deciso di aprire questa sorta di “portafoglio telematico”.
Attraverso un post pubblicato sulla pagina ufficiale Facebook, l’Inps ha annunciato delle novità che riguardano il Libretto Famiglia, lo strumento utilizzato per i pagamenti di lavori occasionali e saltuari da parte di privati.
Secondo quanto comunicato dall’Istituto di previdenza sociale, che di recente ha pubblicato un concorso per l’assunzione di personale, è possibile accedere, da qualche giorno, al servizio mediante un nuovo portale semplificato che si trova sul portale online di Inps, alla sezione dedicata alle Prestazioni di lavoro occasionale, ma anche attraverso nuovo servizio presente all’interno dell’applicazione dell’ente (INPSMobile, disponibile sia per i dispositivi iOs che Android). Sarà necessario, come in passato, registrarsi alla piattaforma per poter accedere al servizio.
Usufruendo del Libretto Famiglia, come anticipato, è possibile semplificare i pagamenti per le prestazioni lavorative occasionali attraverso ticket di pagamento da 10 euro, comprensivi di contributi Inps, ma solo per: piccoli lavori domestici, inclusi gli interventi di giardinaggio, di pulizia o manutenzione; insegnamento privato supplementare; assistenza domiciliare per i bambini e le persone anziane, ammalate o disabili. Il compenso è da intendersi minimo, dunque, non è vietato al prestatore accordarsi per un compenso maggiore.
Proprio in merito, ricorda Inps, che questo tipo di compensi sono esenti da imposizione fiscale, non incidono sullo stato di disoccupazione del soggetto e non sono tenuti in considerazione per il calcolo del reddito richiesto per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.
Le prestazioni occasionali, però, sono soggette a dei limiti economici che non possono essere superati: 5mila euro annuali per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori; 2.500 euro annuali per le prestazioni complessive rese da ogni prestatore in favore dello stesso utilizzatore; 10mila euro per ciascun utilizzatore dello strumento, con riferimento a tutti i prestatori.