Una fornitura da 1,5 miliardi di euro per le telecomunicazioni delle forze armate italiane nell’area del Mediterraneo.
Si tratta di sistemi satellitari per affrontare casi di emergenza come attacchi terroristici o disastri naturali. Una fornitura che il governo italiano sarebbe intenzionato ad affidare alla Space X di Elon Musk. Una circostanza che da Palazzo Chigi hanno descritto al momento come un “normale approfondimento“.
Il dettaglio è rimbalzato sui media statunitensi a seguito della visita-lampo della premier italiana Giorgia Meloni al presidente eletto Donald Trump. La stessa Presidenza del Consiglio, però, “smentisce categoricamente, considerandola semplicemente ridicola, la notizia che il tema di Space X sia stato trattato durante l’incontro“.
Inoltre da Palazzo Chigi è stato smentito che siano già stati “firmati contratti o siano stati conclusi accordi tra il governo italiano e la società Space X per l’uso del sistema di comunicazioni satellitari Starlink. Le interlocuzioni con Space X rientrano nei normali approfondimenti che gli apparati dello Stato hanno con le società, in questo caso con quelle che si occupano di connessioni protette per le esigenze di comunicazione di dati crittografati“.
L’incontro si è svolto nella tenuta del tycoon di Mar-a-Lago, negli Stati Uniti. Secondo i media statunitensi l’Italia è in discussioni avanzate con la Space X di Elon Musk. L’obiettivo sarebbe un contratto di 5 anni per un valore di 1,5 miliardi di euro. Secondo alcune indiscrezioni l’incontro tra Meloni e Trump sarebbe avvenuto proprio sotto la “regia” di Musk.
Elon Musk, gli Stati Uniti e l’Italia
L’imprenditore australiano non era però presente al vertice, anche se da tempo dimorerebbe anch’egli a Mar-a-Lago. Meloni e Trump avrebbero discusso anche di numerosi altri dossier. Tra cui quello riguardante la guerra in Ucraina e l’arresto in Iran della giornalista italiana Cecilia Sala. Bisogna ricordare che sul fronte americano, Musk è da mesi sostenitore del tycoon, già in campagna elettorale.
Trump, che si insedierà il 20 gennaio prossimo a Washington subentrando a Joe Biden, ha già indicato Musk come capo del Doge, il Dipartimento per l’efficienza governativa. Per quanto riguarda l’Italia, invece, il patron di Tesla X, e Space X, si è sempre mostrato vicino al governo Meloni. In queste settimane Musk è intervenuto più volte nelle vicende italiane, dai centri migranti in Albania al processo Open Arms che vedeva come imputato, poi assolto, il vicepremier Matteo Salvini.
Una “vicinanza” con Musk che era stata stigmatizzata dal senatore a vita Mario Monti in Senato prima delle festività natalizie. All’ex premier Meloni aveva risposto: “Elon Musk è mio amico, ma non prendo ordini da nessuno”.
Le notizie riguardanti la fornitura per l’Italia da parte di Space X sono state commentate dal referente italiano di Musk Andrea Stroppa su X: “Finalmente i media raccontano che Starlink è la tecnologia migliore e più sicura al mondo. Risparmi per l’Italia di oltre 8 miliardi di euro e fornitura del servizio in pochi mesi, rispetto agli 8-10 anni dei concorrenti che ancora non hanno il servizio”. Due giorni fa Stroppa, affidandosi all’intelligenza artificiale, aveva raffigurato Trump, Meloni e Musk vestiti da antichi romani.
Nel dettaglio, sempre secondo le prime indiscrezioni provenienti da oltreoceano, il contratto prevederebbe un sistema criptato di massimo livello per le reti telefoniche e i servizi internet del governo, le comunicazioni militari e i servizi satellitari per le emergenze. L’obiettivo sarebbe un contratto di 5 anni per un valore di 1,5 miliardi di euro.
Calenda (Azione): “Estremamente pericoloso siglare contratti con Starlink”
Del progetto Starlink per l’Italia si era parlato già ad ottobre. Ovvero quando la Procura della Repubblica di Roma ha fatto partire un’operazione con al centro Sogei, la società in house del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Una maxi indagine che ha coinvolto anche lo stesso Stroppa su una presunta fuga di informazioni riservate. In particolare su un appalto per il sistema satellitare Starlink creato dal tycoon statunitense.
Il progetto ha già provocato reazioni politiche in Italia. “Il ruolo di un presidente del Consiglio è di difendere l’interesse nazionale anche nella costruzione di relazioni fondate sul realismo. – ha detto il leader di Azione Carlo Calenda – Bene ha fatto dunque Meloni ad andare anche per sbrogliare la vicenda di Cecilia Sala. Trovo invece estremamente pericoloso siglare contratti con Starlink”.