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Economia

Prezzo del gas, quanto e come peserà in bolletta in Italia. L’esperto: “Nessuna minaccia devastante, ma attenzione a contratti e proposte”

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Francesco Ferrigno

Approvvigionamento, stoccaggi, gnl, impianti, mercati, rischio speculativo e soprattutto bollette: il prezzo del gas è da settimane alla ribalta delle cronache.

Abbiamo provato a fare chiarezza insieme a Marco Lupo, amministratore e direttore commerciale di Utilities Dimension, esperto nei settori dell’energia elettrica e del gas naturale.

Prezzo del gas, quanto e come peserà in bolletta in Italia. L’esperto: “Nessuna minaccia devastante, ma attenzione a contratti e proposte” (CANVA FOTO) – Notizie.com

Il caso è deflagrato definitivamente nei giorni scorsi. L’accordo del 2009 tra la russa Gazprom e l’ucraina Naftogaz, già prorogato in extremis nel 2019, dopo un lungo braccio di ferro, è scaduto il 30 dicembre. “Il termine lo conoscevamo da tempo. – ha detto LupoC’è stato modo di organizzarsi. L’Italia utilizzava solo il 5% di gas proveniente da quel territorio, ma ci troviamo difronte ad una situazione che si andrà a complicare in Europa”.

Ungheria, Slovacchia e Austria, ad esempio, importano massicce quantità di gas russo. Le problematiche interne che emergeranno rischiano di ripercuotersi sul resto d’Europa a livello economico. Ci sarà insomma una corsa per accaparrarsi le altre fonti di approvvigionamento. Non si tratta di una questione che a breve termine può provocare un terremoto, ma a lungo termine potrebbe destabilizzare i mercati. In queste ore sia la Commissione europea sia il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin hanno comunque fornito rassicurazioni.

Marco Lupo in esclusiva a Notizie.com: “Si spera che il governo faccia i passi giusti”

Al momento gli stoccaggi sono all’80% pieni in Italia, e ciò ci offre una certa sicurezza. – ha spiegato l’amministratore di Utilities Dimension – Al momento giriamo intorno ai 50 euro al megawattora, con piccole salite e discese, ma restiamo stabili. Bisogna ricordare che nel 2022 i prezzi sono arrivati ben oltre i 2 euro. Anche se ci dovesse essere un aumento sarebbe contenuto. Benché il prezzo è già alto e potrebbe avere ripercussioni su famiglie ed imprese, non vedo potenziali minacce devastanti come nel 2022”.

Il presidente di Arera (l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) Stefano Besseghini ha spiegato che potrebbero esserci aumenti tra il 9 e il 10% per le bollette del gas. “Bisogna stare attenti anche alle proposte delle diverse compagnie. – ha continuato Lupo – Si spera che il governo faccia i passi giusti, promuovendo di più le rinnovabili. E che gli esercenti ed i titolari d’impresa pongano l’attenzione all’aspetto contrattuale per bloccare i prezzi al momento giusto”.

Marco Lupo in esclusiva a Notizie.com: “Si spera che il governo faccia i passi giusti” (CANVA FOTO) – Notizie.com

La Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna) in queste ore ha si è detta preoccupata per i possibili fenomeni speculativi sui prezzi dell’energia. “La speculazione ha tante sfaccettature e su larga scala difficile da comprendere, ma penso che le semplici regole di mercato bastino da sole a spiegare le fluttuazioni. – ha affermato Lupo – Il discorso è delicato. Bisognerebbe capire se si intende una speculazione ai piani alti delle grandi compagnie o se si parla di un semplice approfittarsi delle condizioni di confusione”.

Nel 2022 sono aumentati gli spread, le compagnie sono state tassate. Il prezzo di borsa è quello che le compagnie devono affrontare: “È più facile aggiungere 3 centesimi di spread a un’energia sopra i 20 centesimi sul mercato, che 1 centesimo a un’energia sui 6 centesimi sul mercato”. Nel discorso generale è impossibile non prendere in considerazione l’attuale assetto geopolitico e come esso evolverà nel prossimo futuro.

Il ruolo degli Stati Uniti e del gnl

L’assetto geopolitico è determinante. – ha commentato Marco Lupo – Lo è già stato nel 2022, quando eravamo dipendenti per il 40% dal gas russo. Da quel momento tutti gli stati del blocco europeo si sono dovuti organizzare per diversificare gli acquisti. Abbiamo ricorso agli Stati Uniti con il gnl (il gas naturale liquefatto, ndr), elemento che al momento sta tenendo la situazione sotto controllo. Il gnl va poi rigassificato, ma ciò comporta dei costi. Gli impianti sono stati ripristinati e si sta investendo. Usa, Qatar, Algeria, Norvegia, sono Paesi che in questo momento sono dei punti di diversificazione dell’approvvigionamento. Ma ognuno di essi può nascondere delle insidie”.

Uno degli esempi è il cosiddetto “dominio del Mediterraneo”. Quando gli Houti, il gruppo armato yemenita, attaccavano le navi nel mar Rosso, il gas ha dovuto compiere dei giri molto più ampi e sono lievitati i costi. “Sarà importante capire come si comporterà Donald Trump. – ha continuato il direttore commerciale di Utilities Dimension – Se attuerà politiche volte a sviluppare gli impianti vedremo un ribasso dei prezzi, gli analisti parlano di un meno 15%”.

L’Unione europea si trova di fronte ad una grande sfida

Altre politiche, di riflesso, potrebbero portare a degli aggravamenti al 5%. L’Unione europea si trova di fronte ad una grande sfida: unificarsi. Ogni stato percorre la sua strategia, non c’è un’unione vera e propria. La Spagna sta ricorrendo al nucleare e si è autoprodotta il 70% dell’energia da fonte rinnovabile. La Germania è tornata al carbone.

L’Unione europea si trova di fronte ad una grande sfida (CANVA FOTO) – Notizie.com

Il primo trimestre del 2025 sarà stabile e tranquillo. Saranno importanti le strategie dell’Europa unita. – ha concluso Lupo – Come di consueto ogni anno a fine febbraio i mercati iniziano a rilassarsi poco prima del nuovo riempimento degli stoccaggi. Cosa che dovrebbe accadere anche quest’anno. L’energia elettrica è data in lieve discesa. Nel 2021 le previsioni sono sempre state catastrofiche, come anche ad agosto 2022 per dicembre 2022. Alla fine dell’estate si presumeva un prezzo di 500 euro al megawattora per la luce, che è strettamente legata al gas in quanto il 40% di produzione dell’energia elettrica proviene dal gas. I prezzi aumenteranno di poco, di svariati punti percentuali, ma non prevedo nessuno tsunami energetico come nel 2022. L’energia è però imprevedibile e bisogna portare rispetto, seguire giornalmente i mercati e studiare lo scacchiere geopolitico per capire cosa potrebbe succedere“.

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Francesco Ferrigno