Partita iva forfettaria: quando scatterà l’aliquota del 15% invece del 5%

Chi richiede l’acceso al regime forfettario per la Partita Iva, può accedere ad un’aliquota agevolata al 5%: quali sono i casi previsti dalla normativa in merito.

Nel 2015, attraverso la Legge di Stabilità, è stato introdotto in Italia il nuovo regime forfettario per le Partite Iva. Si tratta di un regime destinato agli operatori economici che consente di usufruire di una serie di semplificazioni a livello fiscale, ma anche di una tassazione agevolata.

Partita Iva
Partita iva forfettaria: quando scatterà l’aliquota del 15% invece del 5% (Notizie.com)

In particolare, a chi aderisce a tale regime viene applicata un’aliquota del 15% che, in alcuni casi e rispettando determinati requisiti scende al 5%. Capiamo quando è possibile accedere al regime agevolato per l’anno di imposta 2025 e quando l’aliquota prevista per la tassazione è pari al 5%.

Regime forfettario Partita Iva, chi può usufruire dell’aliquota al 5% nel 2025

Sono diverse le novità che il Governo ha deciso di introdurre attraverso la Legge di Bilancio 2025, approvata dal Parlamento nei giorni scorsi. Alcuni degli interventi dell’esecutivo riguardano il regime forfettario per le Partite Iva.

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Regime forfettario Partita Iva, chi può usufruire dell’aliquota al 5% nel 2025 (Notizie.com)

Questo regime, come appena accennato, concede la possibilità di avere una tassazione agevolata e una serie di semplificazioni di tipo fiscale. Nello specifico, per quanto riguarda l’aliquota, questa è stabilità al 15%, ma scende al 5% per i primi cinque anni di attività professionale se il contribuente rispetta i seguenti requisiti: non aver esercitato in nessuna forma, nei 3 anni precedenti, alcuna attività d’impresa, professionale o artistica; la nuova attività non deve essere una continuazione di un’attività precedentemente svolta, ad eccezione dei casi di pratica obbligatoria per lo svolgimento dell’attività professionale; il limite dei ricavi non devono essere superiori a quelli stabiliti dalla normativa (85mila euro annui).

In merito a quest’ultimo requisiti, difatti, nonostante le voci su un possibile innalzamento della soglia a 100mila euro annui, per il 2025 il limite è rimasto fissato ad 85mila euro per richiedere l’accesso al regime forfettario. Sono, invece, variati i limiti per quanto riguarda i redditi da lavoro dipendente e pensione innalzati da 30mila a 35mila euro per i beneficiari del regime agevolato. Nel calcolo di tali redditi, però, non si considerano i beni immobili, anche se concessi in locazione e utilizzati per lo svolgimento dell’impresa o la professione. Con tale decisione, il Governo ha allargato la platea degli eventuali beneficiari incentivando l’apertura di nuove attività professionali durante il 2025.

Avviando una nuova attività durante l’anno in corso, in sintesi, si potrà godere di un’aliquota agevolata sino all’anno di imposta 2029 per poi passare, nel 2030, all’aliquota ordinaria (15%). Lo stesso vale anche per chi ha già un’attività, ma dovrà considerare sempre il primo quinquennio per l’applicazione dell’aliquota ridotta.

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