“Il 2024 è stato l’anno più caldo di sempre”, a stabilirlo è il servizio per il cambiamento climatico Copernicus. Nonostante questo l’inverno è arrivato prima e preoccupa il 2025.
L’inquinamento e i comportamenti scorretti dell’uomo hanno rivoluzionato il tempo e creato grande incertezza verso il futuro.
Da quando ci sono le rilevazioni scientifiche (1850) il 2024 è stato l’anno più caldo come rende appunto svelato da Copernicus, il servizio meteo della Ue. I dati definitivi ci dicono he la temperatura media ha sforato il limite di 1.5°C di riscaldamento dai livelli pre-industriali, arrivando a +1.6°C.
Il principale colpevole di questo aumento di temperature è l’uomo, ma si contano anche altri fattori come l’Oscillazione Meridionale El Nino che ha contribuito alle temperature insolite poi osservate.
Carlo Buontempo, direttore del Copernicus, ha specificato: “I dati sulla temperatura globale prodotti a livello internazionale mostrano che il 2024 è stato l’anno più caldo dall’inizio delle registrazioni nel 1850. L’umanità è responsabile del suo destino, ma il modo in cui rispondiamo alla sfida climatica deve basarsi sull’evidenza. Il futuro è nelle nostre mani, un’azione rapida e decisa può ancora modificare la traiettoria del nostro futuro climatico”.
Nonostante il 2024 sia stato l’anno più caldo di sempre, l’inverno è arrivato prima rispetto a quelli che l’hanno preceduto. Le temperature sono precipitate già a metà novembre, anticipando un inverno che si presupponeva rigido, ma che ha previsto un inizio del 2025 al di là delle aspettative invece nell’altro senso.
E ora il 2025 preoccupa gli esperti, con la tematica riscaldamento globale che rimane ancora predominante. I meteorologi fanno sapere, infatti, che l’impatto di fenomeni meteorologici come El Nino avranno un impatto dirompente anche sul nuovo anno che è iniziato poco più di una settimana fa.
Le previsioni di temperature per il 2025, soprattutto per quanto riguarda l’estate, sono ancora più alte e rischiano di stabilire un nuovo record con difficoltà che si incontreranno in tutto il mondo.
E da ravvisare c’è un altro aspetto evidenziato da Copernicus e cioè l’inquinamento. Il 2024 ha stabilito record anche per la concentrazione di CO2 e Metano. Aumenti record che potrebbe influire negativamente anche su questo nuovo anno. I numeri sono difficili da gestire e sono influenzati dal cambiamento climatico e da condizioni che dipendono, anche e soprattutto, dall’agire dell’uomo. L’unica soluzione rimane fare attenzione alla sostenibilità ed evitare comportamenti scorretti per dare una mano al pianeta a tornare a farci respirare.