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Spettacolo

Frank Sinatra e quel rifiuto clamoroso: sarebbe stato protagonista di un film che ha fatto la storia

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Frank Sinatra e quel rifiuto clamoroso ad una parte che consentirà a Bruce Willis di diventare una icona del cinema d’azione.

Nel 1988, il mondo del cinema assisteva alla nascita di un’icona cinematografica che avrebbe definito il genere action per gli anni a venire. “Trappola di Cristallo” (Die Hard) di John McTiernan si imponeva come un caposaldo del cinema d’azione, regalando a Bruce Willis uno dei ruoli più emblematici della sua carriera. Tuttavia, pochi sanno che l’indimenticabile personaggio di John McClane avrebbe potuto avere le fattezze e la voce inconfondibile di Frank Sinatra.

All’epoca settantenne, Frank Sinatra aveva già dimostrato le sue capacità recitative in “Inchiesta pericolosa” (1968), adattamento cinematografico del romanzo “The Detective” scritto da Roderick Thorp. Questo film rappresentava una pietra miliare nella carriera dell’iconico cantante italoamericano, mostrando al mondo la sua versatilità e il suo talento anche al di fuori della musica.

Frank Sinatra poteva essere duro a morire come McClane – notizie.com

La connessione tra “Inchiesta pericolosa” e “Trappola di Cristallo” risiedeva proprio nell’autore dei romanzi da cui entrambi i film erano stati tratti. Roderick Thorp aveva infatti scritto anche “Nothing Lasts Forever”, opera sulla quale si basava la sceneggiatura del secondo film. A causa di questa diretta discendenza narrativa, i produttori erano contrattualmente obbligati a offrire a Sinatra il ruolo che aveva già interpretato nel precedente adattamento cinematografico.

Tuttavia, contro ogni aspettativa, Frank Sinatra decise di rifiutare l’offerta. Questa decisione aprì le porte a Bruce Willis, allora noto principalmente per il suo ruolo nella serie televisiva “Moonlighting”. Willis stesso ebbe delle riserve nell’accettare la parte; inizialmente declinò l’offerta a causa degli impegni con la serie TV, che poi furono interrotti per permettergli di partecipare al film grazie alla gravidanza della co-star Cybill Shepherd.

Frank Sinatra e un rifiuto che scatenò una clamorosa reazione a catena

Il rifiuto da parte dell’inimitabile Blue Eyes innescò una catena sorprendente di declinazioni da parte delle più grandi stelle del cinema d’azione dell’epoca. Da Arnold Schwarzenegger – allora incline verso i ruoli comici – a Sylvester Stallone; passando per Clint Eastwood, Mel Gibson fino ad arrivare a James Caan e Richard Gere: tutti decisero per vari motivi di non accettare il ruolo che sarebbe poi diventato sinonimo dello stesso Bruce Willis.

La scelta finale ricadde su Willis trasformandolo in una superstar internazionale e dando vita ad uno dei personaggi più amati dal pubblico degli appassionati del genere action. La saga ha continuato ad espandersi con altri quattro sequel mantenendo alto l’interesse dei fan intorno alle vicende dell’intramontabile poliziotto John McClane.

L’aneddoto sul coinvolgimento mancato di Frank Sinatra nel progetto rimane uno dei fatti più curiosi nella storia della produzione cinematografica hollywoodiana. Ciò dimostra come le decisioni prese nei meandri degli studi possano influenzare profondamente non solo le carriere degli attori coinvolti ma anche l’evoluzione stessa dei generi cinematografici.

Quel rifiuto clamoroso segnò quindi non solo un punto cruciale nella carriera postuma dell’icona musicale ma delineò anche nuovi orizzonti nel panorama action mondiale grazie alla nascita indiscussa del fenomeno Die Hard.

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