Governo, l’ipotesi rimpasto si gioca tutta nella Lega. Chi la spunterà tra Salvini e Piantedosi?

Nelle ultime settimane si rincorrono i rumor su un rimpasto al governo. Incognita Salvini al Viminale: la partita si gioca nella Lega.

Giorgia Meloni – e prima di lei altri componenti del governo – hanno escluso una sostituzione al Viminale. Ma il vicepremier della Lega non nasconde la volontà di tornare all’Interno. “Sarebbe un ottimo ministro, ma anche Piantedosi lo è”, ha dichiarato la premier nella conferenza stampa organizzata dall’Ordine dei Giornalisti. Cosa potrebbe succedere nei prossimi mesi.

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Salvini o Piantedosi, chi al Viminale? (ANSA) Notizie.com

Dopo le continue voci del possibile “trasloco” di Matteo Salvini al Viminale per diventare ministro dell’Interno, in seguito all’assoluzione del leader della Lega al processo di primo grado sulla vicenda Open Arms, arriva l’ultima parole. Quella di Giorgia Meloni: “Matteo Salvini sarebbe un ottimo ministro dell’Interno, ha ragione a dire che senza il procedimento, che abbiamo visto come è andato alla fine, avrebbe chiesto e ottenuto il Viminale. Oggi però abbiamo Matteo Piantedosi che è un ottimo ministro”.

La presidente del Consiglio poi specifica che l’eventuale salita dello stesso Salvini non è all’ordine del giorno: “La parola rimpasto è una parola a cui ormai sono abituata, ma a cui non sono tendenzialmente favorevole”. Le voci però non si fermano con la possibilità che cambi qualcosa anche all’interno della Lega sempre vedendo protagonisti i due nomi che abbiamo già ripetuto più volte fino a ora.

Salvini e Piantedosi, quale il destino dell’Italia?

Matteo Piantedosi è stato il capo di gabinetto quando Salvini era a capo del Viminale durante il governo giallo-verde. L’ottimo rapporto che li lega basterà a convincere il vicepremier e leader della Lega a fare un passo indietro? La partita si giocherà proprio all’interno della Lega.

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Salvini e Piantedosi, quale il destino dell’Italia? (ANSA) Notizie.com

Era stato lo stesso Salvini, alla fine del 2024 e dopo l’assoluzione, a specificare: “Il ministro dell’Interno l’ho fatto e penso anche discretamente. Adesso l’assoluzione toglie le scuse soprattutto alla sinistra che diceva che non potevo occuparmi di immigrazione, sicurezza e interni perché sotto processo. Ho tante cose da portare avanti al ministero dove sono, però sicuramente occuparsi della sicurezza degli italiani è qualcosa di bello e importante”.

Aveva poi anche specificato: “Matteo Piantedosi ha tutta la mia fiducia, poi ragioneremo sia con Giorgia Meloni che con lui”. Parole che avevano ricevuto risposte contrastanti, ma che di fatto lasciano la questione, al momento, insoluta anche se, come già visto dalle parole della Meloni, le priorità al governo sono decisamente altre in un nuvolo di confusione difficile da gestire soprattutto a livello economico.

L’altra incognita è quella della ministra del Turismo Daniela Santanché, che rischia il rinvio a giudizio in uno dei due procedimenti sul caso Visibilia. La premier Meloni non ha negato l’ipotesi delle sue dimissioni: “Non giudico queste cose prima che accadano, vediamo cosa deciderà la magistratura e poi ne parlerò ovviamente con il ministro Santanché”. 

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