Sul finire di una lunga giornata tra incontri con la stampa e Consiglio dei Ministri, la premier Giorgia Meloni ha ricevuto a Roma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Un vero e proprio blitz quello di Zelensky. Un incontro lampo che con ogni probabilità era stato previsto in concomitanza con la visita del presidente americano Joe Biden. Quest’ultimo, però, è stato costretto ad annullare il viaggio in Italia a causa dell’emergenza incendi a Los Angeles.
“Sono profondamente grato all’Italia per l’incrollabile sostegno: insieme possiamo avvicinare una pace giusta. – ha detto il presidente ucraino – Con Meloni abbiamo toccato argomenti chiave incluso il rafforzamento della sicurezza dell’Ucraina, gli sviluppi globali e la preparazione per la Conferenza sulla Ripresa dell’Ucraina che si terrà quest’anno a Roma. Abbiamo discusso del supporto cruciale per proteggere la nostra gente, le nostre città e i nostri villaggi dagli attacchi russi”.
Meloni ha inoltre confermato il supporto di Roma a Kiev a 360 gradi, compreso il rafforzamento dello scudo aereo. “L’Italia assicura – ha affermato la premier – e continuerà ad assicurare la legittima difesa all’Ucraina e al popolo ucraino, per mettere Kiev nelle migliori condizioni possibili per costruire una pace giusta e duratura”. Questa mattina Zelensky è atteso dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Sul conflitto tra Ucraina e Russia, che va avanti dal febbraio 2022, è sceso in campo anche il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump. Il tycoon è al lavoro per organizzare un incontro con il presidente russo Vladimir Putin. “Il presidente Putin vuole un incontro. – ha dichiarato Trump – L’ha detto anche pubblicamente, e dobbiamo porre fine a quella guerra. È un disastro sanguinoso”.
L’Italia è in prima linea anche sul fronte mediorentale. Questa mattina il Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale Antonio Tajani è atterrato a Damasco, in Siria. Qui nelle scorse settimane è stato rovesciato il regime di Bashar al-Assad dalle forze ribelli. Tajani ha colloquiato con il presidente ad interim della Siria Ahmed al Shaara. Il Ministro ha anche visitato la Moschea degli Omayyadi a Damasco.
Si tratta di un luogo di culto tra i più antichi e imponenti del mondo musulmano. Fondato nel 705 d.C. dal califfo al-Walid I, il sito ospitava in precedenza un tempio pagano romano, trasformato successivamente in chiesa cristiana. La moschea è riconosciuta come uno degli esempi più significativi dell’architettura islamica dei primi tempi.