Una forte scossa di terremoto di magnitudo 3,8 è stata registrata nel primo pomeriggio di oggi nei pressi di Raveo, non lontano da Udine, in Friuli-Venezia Giulia.
La protezione civile regionale ha fatto sapere che il sisma si è verificato ad una profondità superiore ai 6 chilometri. Molta la paura tra i cittadini della zona. Stiamo parlando della seconda scossa di terremoto di una certa potenza avvenuta nell’arco di 2 giorni.
Il primo sisma è stato registrato il 10 gennaio scorso. In quell’occasione la scossa era di magnitudo 3,6. Era stata registrata alle 2 e 42 di notte a meno di 10 chilometri di distanza da Raveo, e a 3 chilometri dal Comune di Ampezzo. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha comunicato che il terremoto odierno è avvenuto precisamente alle 14 e 51. L’ipocentro è stato localizzato ad una profondità di 7,6 chilometri. La scossa è stata percepita anche nel Bellunese.
Non si registrano danni a cose o a persone ma le numerose telefonate ai centralini dei soccorsi testimoniano che tra i residenti la scossa è stata diffusamente avvertita. Daniele Ariis, sindaco di Raveo, a una manciata di chilometri dall’epicentro, ha riferito che stava passeggiando in un bosco quando ha sentito “un boato impressionante” e ha visto “gli alberi che si muovevano come fuscelli“.
Poco dopo sono state avvertite almeno altre 5 scosse ma di minore intensità. Qualcuno è scappato uscendo di casa nel timore che potessero verificarsi crolli. Nella zona sono state già effettuate ricognizioni dalle quali non sono emersi danni. La centrale unica di risposta Nue 112 e la Sala operativa regionale presso la Centrale operativa della Protezione civile a Palmanova hanno risposto ad alcune richieste di informazioni ma non sono state ricevute segnalazioni di danni a persone o a cose.
La Sala Operativa Regionale inoltre non ha ricevuto informazioni di danni da parte dei Comuni e dei Comandi provinciali dei Vigili del Fuoco di Udine. “Continua, in giornata, lo sciame sismico tra Raveo e Ampezzo. – ha fatto sapere la protezione civile di Gradisca d’Isonzo – Non risultano danni o feriti. La popolazione del nostro Comune non sembra averla avvertita. Le scosse più forti per adesso: 3,8 Richter alle 14 e 51 e 3,2 Richter alle 15 e 57 sentita distintamente a Carnia”.
Secondo l’Ingv la zona interessata dal terremoto odierno è caratterizzata da pericolosità sismica alta. Ciò è testimoniato dalla mappa della pericolosità sismica del territorio nazionale dai forti terremoti avvenuti in passato. L’area interessata dal terremoto odierno è stata colpita storicamente da diversi terremoti, molti dei quali di magnitudo pari o superiore a magnitudo 5. Tra questi si segnalano quello del 28 luglio del 1700 (5,7) e quello del 27 marzo 1928 (6,0).
“L’area della provincia di Udine non è lontana dalle zone colpite nel 1976 da una delle sequenze sismiche più forti e devastanti della seconda metà del Novecento in Italia. – ha fatto sapere l’Istituto – L’evento principale è avvenuto alle ore 21 locali del 6 maggio. Ha raggiunto un valore di magnitudo pari a 6,5. Fra i più alti mai registrati nell’Italia settentrionale“.