A Gaza è finalmente tutto pronto per la tregua, ore decisive: cosa prevede l’accordo tra Israele e Hamas

Dopo quasi 15 mesi di guerra nella Striscia di Gaza finalmente starebbe finalmente per giungere la tregua tra Israele e Hamas.

L’accordo starebbe per arrivare dopo una notte cruciale a Doha, in Qatar, dove la svolta nei colloqui è stata raggiunta con l’incontro tra l’inviato di Donald Trump, Steve Witkoff, il primo ministro del Qatar al Thani e il direttore del Mossad David Barnea. Secondo i media israeliani, al-Thani ha incontrato i rappresentanti di Hamas, mentre Witkoff ha parlato con la delegazione israeliana.

Guerra Gaza ostaggi
A Gaza è finalmente tutto pronto per la tregua, ore decisive: cosa prevede l’accordo tra Israele e Hamas (ANSA FOTO) – Notizie.com

La bozza del documento è stata ricevuta da Israele durante la notte ed è stata ritenuta ampiamente accettabile. Il documento è stato approvato anche dai leader di Hamas all’estero. La sigla dell’intesa dipende quindi esclusivamente dal capo de facto di Hamas, Muhammed Sinwar, fratello del leader Yahya ucciso dall’esercito israeliano. “La decisione che trasformerà i negoziati in un accordo definitivo è nelle sue mani“, ha commentato una fonte di alto livello israeliana.

A Washington, la Casa Bianca ha fatto sapere che nella mattinata di lunedì il presidente uscente ha avuto un colloquio telefonico con l’emiro del Qatar Tamim bin Hamad Al Thani e che entrambi hanno sottolineato “l’urgente necessità di un accordo“. L’emiro inoltre ha incontrato a Doha l’inviato di Biden Brett McGurk e l’inviato di Trump Steve Witkoff. Successivamente ha ricevuto la delegazione di Hamas guidata dal capo negoziatore Khalil a Haya.

I colloqui si sono concentrati principalmente su un piano in tre fasi, in cui per primi verranno rilasciati i cosiddetti casi umanitari. 33 rapiti nel corso delle stragi del 7 ottobre 2023, tra cui donne, bambini, uomini sopra i 50 anni e malati (tra cui soldati feriti gravemente). In cambio ci sarà il rilascio di 1.300 terroristi palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. La prima parte dell’accordo prevede un cessate il fuoco di 42 giorni in totale. Il 16mo giorno inizieranno le discussioni sulla seconda parte dell’accordo.

Tra i 33 rapiti ci sono gli unici due bambini non rilasciati

Tra i 33 rapiti ci sono gli unici due bambini che non sono stati rilasciati a novembre del 2023: Kfir e Ariel Bibas, trascinati via dai terroristi dal kibbutz di Nir Oz a Gaza con la madre Shiri il 7 ottobre, quando avevano 9 mesi e 4 anni. Il padre, Yarden, è stato portato via separatamente. Di loro non si sa nulla da più di un anno.

Gaza ostaggi
Tra i 33 rapiti ci sono gli unici due bambini non rilasciati (ANSA FOTO) – Notizie.com

Da Gerusalemme, politici di alto livello avevano affermato che la trattativa è “in una fase molto avanzata“. Da parte israeliana è stato chiarito senza possibilità di discussione che alcuni ergastolani palestinesi di peso non saranno scambiati con gli ostaggi, a cominciare dall’organizzatore dell’Intifada, Marwan Barghouti. In serata il premier israeliano ha incontrato nuovamente il ministro di ultradestra Ben Gvir che, con il collega Bezalel Smotrich, si opponeva drasticamente all’accordo.

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