“Ora siamo al sicuro, tra 5 anni potremmo non esserlo più”. A parlare è Mark Rutte, segretario generale della Nato.
Il leader dell’Alleanza atlantica nel pomeriggio di oggi ha tenuto un vertice con gli eurodeputati. I parlamentari hanno discusso con Rutte della situazione della sicurezza in Europa e nel mondo, nonché della difesa e della cooperazione Ue-Nato.
Notizie.com aveva già parlato della riunione, la prima di Rutte con i parlamentari europei, con Salvatore de Meo (Ppe – Forza Italia), capo delegazione dell’Assemblea Nato. Al dibattito hanno preso parte i parlamentari europei delle Commissioni Affari esteri e Sicurezza e Difesa. Il segretario ha affermato di essere profondamente preoccupato per la situazione della sicurezza in Europa.
Il segretario generale della Nato: “Non siamo né in guerra né in pace”
“Non siamo in guerra, ma non siamo nemmeno in pace“, ha affermato Rutte, menzionando le sfide provenienti da stati come Russia, Cina, Iran e Corea del Nord. Ma anche le minacce persistenti dal terrorismo, dalla proliferazione nucleare, dalla disinformazione e dal cambiamento climatico. “Sappiamo come proteggere le nostre popolazioni e lo stile di vita europeo. – ha continuato Rutte – Ora dobbiamo solo farlo”. Il segretario ha anche parlato della necessità di investire di più in capacità e risorse di difesa, per aumentare la resilienza e continuare a sostenere l’Ucraina.
“Una difesa europea più forte significa spendere di più, spendere meglio e produrre di più, ha sostenuto il signor Rutte, non per provocare la guerra, ma per prevenirla – ha spiegato Rutte – L’attuale obiettivo di spesa per la difesa del due percento della Nato non è minimamente sufficiente per rimanere al sicuro. Gli alleati dovranno spendere notevolmente di più. Ciò include anche l’aumento della produzione di risorse e capacità cruciali. L’industria della difesa europea sta svolgendo un lavoro davvero impressionante, ma la verità è che non siamo dove dovremmo essere“.
Rutte: “Se Vladimir Putin ottiene ciò che vuole, la pace non durerà”
Riguardo all’Ucraina, il segretario generale della Nato ha affermato che il futuro dell’Europa dipende dall’esito della guerra. “Vogliamo una pace duratura in Ucraina. Se Vladimir Putin ottiene ciò che vuole, la pace non durerà. Siamo al sicuro ora, potremmo non esserlo più tra cinque anni”. La difesa non si limita alle questioni militari: include le relazioni internazionali, così come quelle sociali, economiche e diplomatiche, hanno sottolineato diversi eurodeputati.
Gli eurodeputati hanno poi chiesto a Rutte informazioni sulla futura cooperazione con la nuova amministrazione di Donald Trump ed hanno espresso preoccupazione per il ruolo della Turchia nella Nato. Altri hanno sottolineato che ci sono differenze tra gli alleati della Nato sulle questioni di difesa, ma restare uniti è necessario per garantire una pace sostenibile in Ucraina, evidenziando anche la difficile situazione di sicurezza nel Mediterraneo e nei Balcani occidentali.
